“Se ti fa male la pancia è colpa del diavolo”, madre nutre il figlio solo con biscotti a Bolzano

Un bambino in Alto Adige è stato strappato a mesi di isolamento e maltrattamenti grazie all’intervento dei carabinieri, su disposizione del Tribunale per i minorenni. La vicenda, avvenuta nei dintorni di Bolzano, ha come protagonista un minore costretto a vivere in condizioni drammatiche all’interno della propria abitazione.
Secondo quanto emerso dalle indagini e riportato dai media locali, la madre, rimasta vedova, aveva smesso di mandare il figlio a scuola e lo privava di ogni assistenza medica, rifiutando perfino di portarlo dal pediatra. Il piccolo era costretto a dormire nelle ore diurne e a nutrirsi quasi esclusivamente con biscotti secchi. A queste privazioni si aggiungeva un costante indottrinamento basato su superstizioni e presunti riti satanici: la donna lo aveva convinto che i dolori fisici, come il mal di pancia dovuto a una dieta insufficiente, fossero frutto di maledizioni e influenze occulte.
Le minacce rivolte alle insegnanti, che cercavano di contattarla, e l’isolamento forzato del bambino hanno spinto le autorità a intervenire. L’irruzione dei carabinieri, che hanno sfondato la porta dell’abitazione trasformata in un vero e proprio fortino, ha posto fine a questa situazione. La madre è stata sottoposta a valutazioni psichiatriche e la sua responsabilità genitoriale sospesa a causa dell’instabilità mentale.
Il bambino è stato affidato a una comunità protetta dell’Alto Adige, dove ha iniziato un percorso di recupero e integrazione. Secondo gli operatori, il minore sta reagendo positivamente al nuovo ambiente, ricevendo cure mediche, supporto psicologico e la possibilità di tornare gradualmente a relazioni sociali e scolastiche normali.