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Ultime notizie su Sara Pedri, ginecologa scomparsa a Trento

Scomparsa Sara Pedri, allontanata anche la viceprimaria che la umiliò in sala operatoria

Dopo il trasferimento del primario del reparto di ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Torino, anche la dottoressa Liliana Mereu è stata allontanata. Secondo gli ispettori inviati dal ministero della Salute, vi sarebbero anche a suo carico “fatti oggettivi” che giustificherebbero il provvedimento. La professionista avrebbe schiaffeggiato Sara Pedri in sala operatoria, umiliandola poi davanti alla paziente.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo il trasferimento del primario del reparto di ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, anche il direttore generale Pier Paolo Bentollo ha annunciato le dimissioni. La scomparsa di Sara Pedri, giovane ginecologa formatasi a Catanzaro e poi trasferita in altra struttura, ha causato un vero e proprio terremoto nella sanità locale. Nella giornata di ieri tutti aspettavano la conferenza stampa del Palazzo della Provincia, ma nel pomeriggio il direttore generale Antonio Ferro, sostituitosi a Bentollo dopo le dimissioni, ha dichiarato di essere ancora impegnato nella creazione di una nuova squadra per il consiglio di direzione dell'Azienda sanitaria. Anche Andrea Maria Anselmo, direttore amministrativo al vertice dell'Azienda, avrebbe manifestato l'intenzione di dimettersi. La struttura ha però smentito, ridimensionando il tutto a una rimessa a disposizione del ruolo. 

Saverio Tateo nel frattempo ha preso un periodo di ferie. Non è quindi chiaro se abbia o meno accettato l'incarico a Pergine, lì dove è stato assegnato dopo la decisione degli ispettori del ministero. Secondo quanto confermato da almeno 150 colleghi di Sara Pedri, il clima nell'ambiente ospedaliero era di assoluto terrore. I professionisti, soprattutto i più giovani, erano sottoposti a continue umiliazioni anche davanti ai pazienti. Nel mirino anche i turni massacranti ai quali erano sottoposti i medici. La giornata lavorativa poteva durare anche 12 ore, con straordinari non pagati senza possibilità di appello. Il medico curante di Sara aveva disposto per lei un congedo di due settimane dovuto allo stress accumulato sul posto di lavoro. Lei aveva invece chiesto soltanto sette giorni per paura di un demansionamento. Dopo una settimana, la ginecologa non figurava più sulla tabella dei turni. A quel punto sarebbe stato disposto per lei il trasferimento a Cles che aveva preso come una volontà di toglierla dalle sue mansioni. "Pensava che fosse colpa sua" ha dichiarato la sorella Emanuela. Pochi giorni dopo, la scomparsa.

Parte degli appunti di Sara Pedri pubblicati da Giallo.
Parte degli appunti di Sara Pedri pubblicati da Giallo.

Allontanata anche la dottoressa che l'aveva schiaffeggiata

La nuova squadra decisa da Antonio Ferro sarà chiamata a guidare l'Azienda ospedaliera fino a inizio novembre quando sarà nominato il nuovo direttore generale. Tateo è stato trasferito temporaneamente, in attesa di un'eventuale pronuncia dell'ufficio per i procedimenti disciplinari. L'ex primario nel frattempo ha richiesto un periodo di ferie. Allontanata anche Liliana Mereu, responsabile dell'Unità Semplice di Ginecologia, di fatto viceprimaria. La donna aveva schiaffeggiato Sara Pedri in sala operatoria, chiedendole di allontanarsi dall'ambiente di lavoro. "Sei un'incapace" le avrebbe detto prima di chiederle di togliere il camice. La professionista è autrice di circa cento pubblicazioni ed è membro della Esge, società europea di ginecologia.

La famiglia di Sara attribuisce all'episodio una certa importanza nel definire il quadro psicologico della ginecologa scomparsa. A raccontarlo sul Resto del Carlino era stato il fidanzato di Sara, Guglielmo Piro. "Era dicembre e mi raccontò di un'aggressione verbale da parte di una stretta collaboratrice del primario. Mi ha detto che le aveva dato uno schiaffo sulle mani facendole cadere il bisturi. Con me non ha mai fatto nomi, si limitava a dirmi le cariche". Da allora, Sara ha iniziato a perdere peso. Ben sei chili che hanno portato il primario a chiamarla a colloquio nel mese di febbraio.

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