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Sbranato a morte da tre cani mentre consegna un pacco: condannato il proprietario degli animali

ll tribunale di Siracusa ha condannato in primo grado per omicidio colposo il proprietario di tre cani di razza corso: nel gennaio 2018, i tre molossoidi hanno sbranato a morte Agatino Zuccaro, 55 anni, corriere espresso mentre consegnava un pacco.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Un cane di razza corso (Foto d'archivio)
Un cane di razza corso (Foto d'archivio)

Era entrato nel cortile interno di una struttura ricettiva privata di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, per consegnare un pacco postale. Da lì però non ne è uscito vivo: Agatino Zuccaro, 55enne corriere espresso per SDA, quel giorno di inizio gennaio 2018 è stato infatti sbranato a morte da tre cani di razza corso. Il suo corpo fu ritrovato in seguito dalla destinataria del plico, che avvertì i carabinieri di Portopalo dopo aver notato il furgoncino delle consegne parcheggiato con lo sportello ancora aperto.

Lo scorso 26 settembre, il Tribunale di Siracusa ha condannato in primo grado il proprietario dei tre cani a nove mesi di carcere e al risarcimento della somma di due milioni e 768 mila euro in favore della famiglia della vittima (la moglie, i tre figli e i sette fratelli del corriere). L'imputato, difeso dall'avvocato Giuseppe Gurrieri, è stato ritenuto colpevole di omicidio colposo per aver lasciato i suoi cani incustoditi.

"La sentenza smentisce finalmente le false informazioni diffuse dagli organi di stampa, circa la morte del corriere per un malore cardiaco, anziché per le ferite provocategli dai tre cani che lo hanno aggredito, sui quali i Ris di Messina avevano rinvenuto il sangue appartenente alla vittima", ha commentato Giorgio Forestieri, legale della famiglia Zuccaro, in riferimento alle prime ricostruzioni dei fatti diffuse dai media nel giorno della morte di Agatino.

Le prime ipotesi sul decesso, infatti, ruotavano intorno alla supposizione che la vittima fosse stata colta da un'infarto alla vista dei cani. L'autopsia sul cadavere smentì in breve tempo questa ricostruzione: il corpo del corriere presentava infatti numerose ferite su gambe e braccia, compatibili con il morso di un cane. La conferma arrivò dal ritrovamento alcune tracce di sangue della vittima sui molossoidi.

"Zuccaro stava tentando di consegnare un pacco all'interno della struttura, come aveva già fatto molte altre volte, ad una destinataria il cui alloggio era situato in prossimità di un recinto di fortuna per cani. La chiusura della porta del recinto era però malfunzionante, tanto che i cani erano già scappati il giorno prima durante la notte di capodanno", ha aggiunto sempre Forestieri.

Attraverso un esame specialistico – ha fatto sapere sempre il legale dei Zuccaro – è stata inoltre accertata la pericolosità dei tre cani corso. Quando il corriere è arrivato nei pressi della proprietà, questi erano già liberi di vagare indisturbati nella tenuta.

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