Sardegna, 14 i migranti positivi messi in quarantena nel centro di accoglienza di Monastir

Aumentano i casi di contagio in Sardegna. Sono complessivamente 14 i migranti risultati positivi al nuovo coronavirus e messi in quarantena nel centro di prima accoglienza di Monastir. I tamponi effettuati ieri hanno confermato la positività di altre sei persone sbarcate nei giorni scorsi lungo le spiagge del sud Sardegna. La conferma dei nuovi casi è arrivata a tarda sera dall'Ats quando sono pervenuti i risultati sui tamponi effettuati a tutti gli algerini arrivati sull’isola. Sono oltre cento i migranti sbarcati da domenica. I migranti, appena arrivano sull'isola, vengono presi in consegna da carabinieri e polizia e trasferiti nel centro di Monastir. Vengono sottoposti a visite mediche, quindi anche al tampone per il coronavirus, e vengono messi in quarantena. Nel caso dei migranti risultati già positivi vengono messi in isolamento all'interno della stessa struttura.
Migranti positivi, scoppia la polemica politica
Non manca la polemica politica. La Prefettura di Cagliari chiede che il sistema sanitario regionale si faccia carico dei positivi e la Lega, tramite il coordinatore regionale Eugenio Zoffili, incalza: "Lo Stato chiede di spostare i positivi asintomantici di Monastir in strutture pubbliche della Sardegna, noi chiediamo al ministro dell'Interno Lamorgese di intervenire e che lo Stato non riversi questa situazione sulla sanità regionale che già soffre. La situazione è ingestibile, la ministra venga in Sardegna”. Per Zoffili trasferire i migranti nelle strutture è un rischio per la salute dei sardi: “Devono rimanere a Monastir, inoltre Lamorgese deve fare di tutto per fermare gli sbarchi dall'Algeria".
L'emergenza coronavirus in Sardegna
Secondo l’ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale salgono a 1.404 i casi di positività al Covid-19 accertati sull’isola dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento si registrano 10 casi positivi, riconducibili a migranti arrivati in Sardegna nei giorni scorsi. Resta invariato il numero delle vittime, 134. I pazienti ricoverati in ospedale sono tre, nessuno in terapia intensiva, mentre 30 persone sono in isolamento domiciliare.