Sara Campanella riceverà la laurea alla memoria il 23 ottobre a Messina: “Sarà un modo per ricordarla”

La mattina del 23 ottobre all'università di Messina Sara Campanella riceverà la laurea Honoris causa e post mortem. La ragazza è morta uccisa a coltellate lo scorso 31 marzo da Stefano Argentino, che si è poi tolto la vita in carcere lo scorso 6 agosto. Le mancava poco alla laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, era il suo sogno. Succederà lo stesso: la Rettrice Giovanna Spatari ha fatto sapere la data della cerimonia al senato accademico, perché l'intenzione di consegnare la laurea c'è sempre stata ed era stata comunicata già pochi giorni dopo il femminicidio.
L'avvocata della famiglia, Concetta La Torre, ha commentato così a Fanpage.it la notizia della laurea: "Il 23 ottobre l'Università di Messina conferirà a Sara Campanella la laurea alla memoria in Tecniche di laboratorio biomediche.
Sarà certamente un momento importante. Non sarà solo un momento accademico, ma soprattutto il modo per ricordare la passione e la dedizione con la quale Sara aveva intrapreso questo percorso universitario. Sarà un modo per dire ‘Sara continua a vivere' ed ha raggiunto questo importante traguardo, nonostante la sua giovane vita sia stata barbaramente spezzata. Purtroppo è la seconda studentessa universitaria, vittima di femminicidio alla quale l'ateneo di Messina conferisce la laurea alla memoria. Prima ancora Lorena, e adesso Sara. Due giovani vite accomunate da un terribile destino, due giovani e talentuose studentesse universitarie, il cui percorso si è concluso tragicamente, in una stessa giornata luttuosa, il 31 marzo".
La laurea alla memoria infatti era stata consegnata dall'università di Messina anche a Lorena Quaranta, vittima anche lei di femminicidio. Venne uccisa dall'ex fidanzato nel 2020. A Lorena mancava poco per laurearsi in medicina.
L'avvocata La Torre poi ha aggiunto: "Il 23 ottobre in quell'aula universitaria, risuonerà ancora il nome di Sara, e ci uniremo insieme in un unico abbraccio con i genitori, il fratello, gli zii…Sarà un modo per ricordare Sara, e anche per sensibilizzare tutti, uomini, donne, ragazzi e ragazze, al rispetto reciproco e all'amore per sé stessi, principi questi che Sara ha lasciato come sua eredità".
A ricordare Sara a Fanpage.it pochi giorni dopo l'omicidio era stata anche la sua professoressa Pasqualina Laganà: "Era una studentessa che doveva laurearsi tra pochi mesi, aveva già chiesto la tesi. Era in regola con tutto il percorso universitario: frequentava tutti i laboratori. Era il suo sogno. Voleva fare la tesi in oncologia. Faceva tirocinio qui da noi al Policlinico: per le prossime tre settimane sarebbe stata nel mio laboratorio". Precisando anche: "La famiglia ci ha chiamati. Ha ringraziato per quello che abbiamo fatto per Sara. Ha confermato che sua figlia era entusiasta degli studi che stava facendo. Così come della tesi e dei laboratori".