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Roma: ragazza violentata in una dark room da quattro persone

I fatti risalgono a tre anni fa, quando la giovane andò insieme al fidanzato e a un’amica nel locale di Testaccio “Frutta e Verdura”.
A cura di D. F.
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Il locale si chiama "Frutta e verdura", si trova nel quartiere Testaccio di Roma ed è un luogo che apre alle prime ore dell'alba per intrattenere quanti – dopo una lunga notte di divertimento – non intendono ancora tornare a casa. All'interno di queste "dark room", tuttavia, si consumano esplicitamente dei rapporti sessuali e talvolta anche delle violenze. Come quella di tre anni fa, quando come racconta Il Messaggero un transessuale ed altre persone abusarono di una ragazza. Il trans, di 26 anni, rischia ora di essere condannato per violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona.

Ma vediamo i fatti: la ragazza entrò nel locale dopo aver trascorso una serata con il suo fidanzato ed un'amica. Bevono e chiacchierano con un transessuale che si fa chiamare Sara e che si offre di accompagnarla in bagno, ma che invece la conduce in una dark room dove non vede nulla, ma sente mani che la palpeggiano ovunque. La giovane tenta di fuggire, ma secondo l'accusa non ci riesce perché a impedirglielo è Sara, che la sbatte contro un muro. E' qui che inizia la violenza sessuale ad opera della trans e di altre tre persone che lasciano la ragazza sfinita per terra, completamente sola. A trovarla, svariati minuti dopo, sarebbe stata l'amica.

Inizialmente la giovane non vuole raccontare nulla al suo fidanzato. Solo successivamente, quando il dolore diventa insopportabile, i due vanno insieme al commissariato di Celio ma non sanno chi denunciare. Per questo cercano su facebook il profilo della trans, che adesso siede al banco degli imputati.

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