Ritorna da un viaggio in Etiopia e viene ricoverato in ospedale ad Asti: sospetto caso di febbre emorragica

Un uomo è stato ricoverato all'ospedale Cardinal Massaia di Asti con febbre e sintomi gastrointestinali. Il sospetto è che si tratti di un caso di febbre emorragica ad Asti. Stando alle prime informazioni, l'uomo, un 81enne, si è presentato questa mattina al pronto soccorso poco tempo dopo il ritorno da un viaggio in Etiopia. Dagli accertamenti è emerso che proprio nelle zona da lui frequentata erano stati segnalati focolai di febbre emorragica. Subito il paziente è stato preso in carico nel reparto di Malattie infettive ed è sotto monitoraggio da parte dei medici. I prelievi ematologici sono già stati inviati all'ospedale Spallanzani di Roma per la verifica. Al momento oltre all'81enne non risultano altri pazienti infetti.
Le febbri emorragiche sono un gruppo di malattie virali gravi caratterizzate da febbre e sanguinamento. Si trasmettono tramite il contatto diretto con persone, animali o insetti infetti, o con i loro liquidi corporei. Tra questo gruppo di malattie ci sarebbe la febbre emorragica Crimea-congo: lo scorso anno in Spagna un uomo è morto dopo averla contratta attraverso il morso di una zecca. Nel dettaglio, la febbre emorragica Crimea-Congo è una malattia infettiva ad alto rischio di contagio. I sintomi sarebbero una febbre virale emorragica ed è causata da un virus che può essere trasmesso all'uomo attraverso il morso di una particolare specie di zecche (se infette) o attraverso il contatto con il sangue, tessuti o altri fluidi di persone o animali infetti. Nel caso di Asti resta ancora da accertare di che tipo si tratti.
L'Istituto Superiore di Sanità spiega come sebbene l'infezione sia piuttosto rara, la mancanza di cure specifiche e l'elevato tasso di mortalità (fino al 40%) la rendono comunque una sorvegliata speciale.