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Rissa con coltelli e bottiglie rotte nel centro di Rovigo, ucciso un ragazzo di 23 anni

La lite si è scatenata nei pressi del monumento a Giacomo Matteotti, nel centro di Rovigo: ad avere la peggio Amine Gara, cittadino tunisino di 23 anni.
A cura di Davide Falcioni
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Amine Gara, cittadino tunisino di 23 anni, ha perso la vita nella tarda serata di ieri a Rovigo dopo essere stato accoltellato durante un violento scontro tra un gruppo di giovani avvenuto tra i viali alberati di Corso del Popolo, a pochi passi dal monumento a Giacomo Matteotti.  Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Polizia, la lite sarebbe scoppiata poco prima della mezzanotte, coinvolgendo diversi ragazzi – con ogni probabilità appartenenti a gruppi di giovani stranieri – armati di coltelli e bottiglie di vetro rotte. Un’escalation improvvisa, nata da motivi ancora in fase di accertamento: qualche parola di troppo, spinte, e poi il dramma. All'arrivo delle volanti e dell’ambulanza del 118, Amine era già privo di sensi, a terra, con gravi ferite da taglio. I sanitari hanno tentato di rianimarlo, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. Il giovane è deceduto pochi minuti dopo.

Il luogo della rissa, una zona verde molto frequentata dai residenti, è noto da tempo per segnalazioni legate a episodi di microcriminalità e degrado. I giardini alle spalle del monumento a Matteotti, al centro del capoluogo polesano, sono spesso luogo di ritrovo notturno di giovani, talvolta ubriachi o coinvolti in episodi di disturbo. Stavolta però la violenza ha avuto esiti drammatici e a farne le spese è stato Amine Gara. Il giovano, in Italia da alcuni anni, non risultava avere precedenti penali e, secondo le testimonianze raccolte, era conosciuto come un ragazzo tranquillo. Resta ancora da chiarire se sia stato parte attiva della rissa o se sia rimasto coinvolto accidentalmente. La famiglia, informata nella notte, è assistita dagli operatori sociali del Comune.

Le indagini sono ora nelle mani della Squadra Mobile e della Digos. Gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e raccogliendo le testimonianze dei presenti. Al momento non ci sono fermi, ma sarebbero già state individuate alcune piste concrete. Non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella di una faida tra gruppi rivali.

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