498 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Risolto il mistero del cadavere dai tatuaggi celtici, vittima identificata grazie a “Chi l’ha visto?”

È stato un amico dell’uomo, che ha riconosciuto quei tatuaggi, a dare la svolta al caso. I familiari ora intendono eseguire le sue ultime volontà scritte su un diario che l’uomo teneva nel rifugio.
A cura di Antonio Palma
498 CONDIVISIONI
Immagine

La sua vicenda aveva colpito tante persone suscitando grande interesse e in molti si erano mobilitati per dare un nome e una identità a quell'uomo ritrovato senza vita all'inizio di maggio in un bosco della Val Di Fiemme, in Trentino. Ora il giallo del cadavere dai tatuaggi celtici è stato finalmente risolto grazie alla trasmissione "Chi l'ha visto?" e ai suoi telespettatori. Dopo un servizio sul caso e un appello pubblico, infatti, in redazione sono arrivate numerose segnalazione e telefonate tra cui fortunatamente quella fondamentale che ha permesso di risolvere il caso a circa venti giorni dal ritrovamento del corpo senza vita nel territorio del comune di Castello-Molina di Fiemme.

Immagine

È stato un amico dell'uomo, che ha riconosciuto quei tatuaggi, a mettersi in contatto con la redazione e poi con i carabinieri dando un nome e una storia al cadavere trovato in avanzato stato di decomposizione il 2 maggio all'interno di un rifugio rudimentale nei boschi. Proprio i suoi tatuaggi, che pare avesse fin da adolescente, si sono rivelati fondamentali. Si tratterebbe di una persona originaria del Veneto, in particolare del Polesine, che però da tempo si era allontanato dalla famiglia per vivere in solitaria.

Si sarebbe infine stabilito nei boschi della Val Di Fiemme dove viveva in un rifugio improvvisato. Dopo gli accertamenti del caso, i carabinieri hanno raggiunto i familiari avvisandoli. Anche se manca ancora la prova del Dna,  anche i parenti ne hanno riconosciuto i caratteristici tatuaggi e il test appare solo una formalità. I familiari ora intendono eseguire le sue ultime volontà scritte su un diario che l'uomo teneva nel rifugio, iniziato il 30 luglio e conclusosi il 4 ottobre 2021. Gli esami medico legali hanno fatto risalire la morte a due o tre mesi prima del ritrovamento ma non è escluso che possa risalire ancora più indietro nel tempo.

498 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views