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Covid 19

Riaprono le scuole: boom di contagi nel Regno Unito

La pandemia di Covid-19 è tornata a correre nel Regno Unito nell’ultimo mese a causa della maggiore contagiosità della variante Delta e della rimozione della gran parte delle restrizioni; un ruolo fondamentale è però giocato dalla riapertura delle scuole e degli uffici, che ha portato a una mobilitazione quotidiana di milioni di persone.
A cura di Davide Falcioni
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La pandemia di Covid-19 è tornata a correre nel Regno Unito nell'ultimo mese a causa della maggiore contagiosità della variante Delta e della rimozione della gran parte delle restrizioni; un ruolo fondamentale è però giocato dalla riapertura delle scuole e degli uffici, che ha portato a una mobilitazione quotidiana di milioni di persone. Secondo i dati forniti ieri dal Ministero della Salute nelle ultime 24 ore 36.480 persone sono risultate positive in tutto il Regno Unito, mentre i decessi sono stati 137, portando il totale del Regno Unito a 136.662. Quasi 49milioni di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il coronavirus, pari a quasi il 90% della popolazione adulta. Quasi 45 milioni di persone – circa l'83% – hanno invece completato il ciclo vaccinale. Secondo il Ministero della Salute 191.771 persone sono risultate positive a un tampone nella settimana dal 15 al 22 settembre, rispetto alle 162.400 della settimana precedente. Si tratta del più alto aumento percentuale settimanale da metà luglio.

Secondo le autorità sanitarie l'aumento delle infezioni è dovuto alla più alta trasmissibilità della variante Delta combinata con un alto tasso di mobilità da parte della popolazione: il numero degli spostamenti sulle strade del Regno Unito e sui trasporti pubblici si è avvicinato ai livelli pre-pandemia dal momento che gli impiegati sono tornati nei centri urbani, abbandonando spesso il ricordo allo smart working. Secondo i dati del Dipartimento dei trasporti , i viaggi in auto sono solo di pochi punti percentuali al di sotto della settimana equivalente nel 2019. Tuttavia, nonostante nelle ultime settimane sia stato monitorato un aumento dei viaggi in treno e in autobus, l'uso del trasporto pubblico rimane al di sotto dei livelli pre-Covid perché questi mezzi sono spesso considerati ancora poco sicuri.

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