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Ragazze usate come tavolini al Galà, scoppia la polemica. Il Comune di Verona: “Scelta irrispettosa”

A Verona al ricevimento per i 75 anni dalla nascita del Consorzio Zai alcune ragazze sono state vestite con costumi da tavolino su cui sono stati poggiati bicchieri di champagne per gli ospiti. La vicesindaca Barbara Bissoli ha diffuso un durissimo comunicato: “Oggettivazione che promuove una cultura misogina”.
A cura di Eleonora Panseri
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È esplosa la polemica sul ricevimento organizzato al Palazzo della Gran Guardia, a Verona, dai vertici del Consorzio Zai per festeggiare i 75 anni dell'ente di promozione del territorio.

A far scoppiare la bufera sul galà, a cui presenziavano tante personalità importanti dell'imprenditoria e della politica locale, è stata una scelta fatta da chi si è occupato dell'allestimento della serata che molti hanno trovato di cattivo gusto. E che ha ricordato un episodio avvenuto lo scorso agosto in Gallura, quando al centro di un buffet di dolci di un hotel era stata fatta posare una ragazza in costume da bagno ricoperta di cioccolato.

Al ricevimento del Consorzio hanno infatti deciso di far servire champagne agli ospiti dalle hostess ingaggiate per la serata. Fin qui, nulla di strano, se non fosse che queste erano state vestite con costumi a forma di tavolino su cui erano appoggiati i bicchieri.

La prima a storcere il naso è stata la vicesindaca di Verona, Barbara Bissoli, che è anche assessora alla Parità di genere. Presente alla cena con il sindaco Damiano Tommasi e la giunta, venerdì 20 ottobre ha deciso di inviare una lettera al presidente del Consorzio Zai, Matteo Gasparato, chiedendogli un incontro per alcune "situazioni giudicate irrispettose" nel format della cena.

L'assessora ha anche diffuso un comunicato in cui spiega di aver visto nella scelta di "usare" ragazze come tavolini su cui poggiare i bicchieri "un'oggettivazione della donna che va ad alimentare una cultura misogina e patriarcale che, con grande impegno, stiamo cercando di eliminare".

E ha aggiunto: "Una scena irrispettosa alla quale ci auguriamo di non dover mai più assistere, in questa forma o altre, ed è nostra intenzione istituire un codice di condotta per gli enti collegati al Comune di Verona, nella direzione di tutelare la dignità di tutte e tutti. Nonché di promuovere la cultura del rispetto e la parità di genere in tutte le sue sfaccettature, soprattutto laddove è messa a rischio da atteggiamenti e scelte inadeguate".

Sdegno anche da parte del consigliere comunale Alberto Battaggia che sul suo profilo Facebook ha scritto: "Si consiglia di licenziare al più presto il capocerimoniere. È anche difficile scherzare, di fronte a tanta scempiaggine", condividendo una foto di una delle ragazze.

Da parte del Consorzio, in serata, non è arrivata alcuna replica ufficiale, come si legge sul Corriere del Veneto. Secondo il quotidiano, però, fonti vicine all’ente avrebbero fatto trapelare una notevole irritazione.

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