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Covid 19

Quali sono le regioni italiane con terapie intensive oltre la soglia d’allerta: l’elenco aggiornato

Sono passate da 8 a 9 le regioni italiane che sono sulla soglia critica del 30%, o che l’hanno superata, dei posti letto in terapia intensiva occupati dai malati di Covid-19. È quanto emerge dai dati elaborati da Agenas e aggiornato al primo marzo 2021. Ecco l’elenco delle regioni: attenzione soprattutto a Umbria, Molise e Provincia autonoma di Trento.
A cura di Ida Artiaco
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Sono nove le regioni italiane in cui è forte la pressione sugli ospedali a causa del nuovo aumento dei casi di Coronavirus. È quanto emerge dai dati Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornati al primo marzo 2021. Nello specifico, sono passate da 8 a 9 quelle che sono sulla soglia critica del 30%, o che l'hanno superata, dei posti letto in terapia intensiva occupati dai malati di Covid. Si ricordi che la soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per le aree non critiche è stata individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30/4/2020. Inoltre, i dati non tengono conto delle differenze nella composizione della popolazione (per sesso, età, fattori di rischio) o per gravità di sintomi e condizioni cliniche, che possono determinare una diversa propensione alla ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva.

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Le situazioni più critiche, per quanto riguarda proprio le terapie intensive, si hanno in Umbria (56%), Molise (49%) e la Provincia autonoma di Trento (47%). Seguono poi Abruzzo (40%), Friuli Venezia Giulia (35%), Marche (32%), Emilia Romagna (31%), Lombardia (31%),  Provincia autonoma di Bolzano (31%) e Toscana (30%). A livello nazionale, invece, la media è del 25%. Ma a preoccupare sono anche altre realtà. In particolare, non sono invece lontane dalla soglia critica Piemonte (28%) e Puglia (29%), anche se quest'ultima è scesa dell'1% rispetto al precedente monitoraggio. Le situazioni migliori si hanno in Sardegna, che lunedì scorso è stata la prima a passare in zona bianca, e Basilicata (9%), che tuttavia è in zona rossa, ma anche in Val d'Aosta (10%) e Veneto (11%).

Per quanto riguarda invece i reparti di area non critica, cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale, i letti occupati dai malati di Covid a livello nazionale sono il 30%, dunque sotto la soglia critica del 40%, ma ancora una volta la situazione varia a seconda delle regioni. Questa soglia è stata infatti superata in Abruzzo (43%), Marche (49%), Molise (44%), Provincia autonoma di Bolzano (40%) e Umbria (52%), una in più rispetto al precedente monitoraggio, tutte regioni alle prese con una più massiccia diffusione della variante inglese. Vicino alla soglia di allerta Emilia Romagna e Lombardia, entrambe al 39%.

Terapie intensive e ricoveri regione per regione

E' la Lombardia la regione dove si conta il maggior numero di persone ricoverate in terapia intensiva in base al bollettino di oggi 2 marzo sui contagi Covid.

  • Lombardia: +476
  • Veneto: +118
  • Campania: +133
  • Emilia Romagna: +239
  • Piemonte: +180
  • Lazio: +226
  • Toscana: +174
  • Sicilia: +123
  • Puglia: +163
  • Liguria: +50
  • Friuli: +61
  • Marche: +78
  • Abruzzo: +85
  • P. Bolzano: +31
  • Umbria: +78
  • Sardegna: +20
  • Calabria: +20
  • P. Trento: +42
  • Basilicata: +9
  • Molise: +19
  • Valle d'Aosta: +2
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