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Provolone Valpadana DOP richiamato dai supermercati per rischio listeria

Oggetto del richiamo un lotto di Provolone Valpadana DOP venduto a marchio Selex che ne ha annunciato il richiamo precauzionale dovuto alla possibile presenza di Listeria monocytogenes nel prodotto.
A cura di Antonio Palma
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Un lotto di formaggio Provolone Valpadana DOP è staro ritirato dai supermercati per possibile rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla possibile presenza di Listeria nel prodotto. Ad annunciare il richiamo alimentare è il gruppo Selex, società italiana che opera nell'ambito della grande distribuzione organizzata, attraverso la sezione del proprio sito web dedicata ai richiami alimentari

Oggetto dell'avvio di richiamo infatti è il Provolone Valpadana D.O.P. venduto preconfezionato proprio a marchio Selex nei supermercati del gruppo. Il formaggio ritirato dai banchi frigo dei punti vendita è confezionato in buste da 250 grammi ciascuna per Selex Gruppo Commerciale S.p.A. dalla ditta Alimenta S.p.A. Società Unipersonale nel proprio stabilimento di Noventa di Piave, nella città metropolitana di Venezia.

Il lotto interessato dal richiamo è quello con numero 3018956 e termine minimo di conservazione fissato al 6 novembre 2025. Come spiega l'avviso, datato primo settembre, il richiamo è stato disposto in via precauzionale dallo stesso produttore per possibile presenza di Listeria monocytogenes. Le confezioni sono state già ritirate dai supermercati ma per chi avesse acquistato in precedenza il formaggio con lotto sopra indicato, l'invito è a non consumare il prodotto e a riportarlo nel punto vendita di acquisto. "Il prodotto sarà rimborsato. Per ulteriori informazioni si prega di contattare il numero verde 800 992 992″ spiegano da Selex scusandosi per il disagio.

Il batterio della Listeria monocytogenes può portare alla listeriosi, una tossinfezione alimentare generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato. Come spiegano dall'Iss, "La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione (è in genere autolimitante nei soggetti sani), a quella invasiva o sistemica, che nei casi più gravi può portare all’insorgenza di meningiti, encefaliti e gravi setticemie. Nelle forme sistemiche l’incubazione può protrarsi anche fino a 70 giorni".

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