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Protesta no vax in chiesa a Pescara, in 20 si abbassano la mascherina: scoppia il caos, un arresto

Singolare protesta di un gruppo di no vax a Pescara nella Basilica dei Sette Dolori: domenica sera durante la celebrazione della messa una ventina di persone, dopo aver preso posto tra i banchi, ha cominciato ad abbassarsi la mascherina invitando gli altri fedeli a fare lo stesso. Ma quando è intervenuta la polizia è scoppiato il caos.
A cura di Ida Artiaco
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Una protesta durante la Messa domenicale, nel corso della quale hanno invitato i presenti ad abbassare la mascherina. È successo lo scorso 26 settembre a Pescara nella Basilica dei Sette Dolori, dove è scattata una singolare manifestazione dei no mask durante la celebrazione eucaristica iniziata alle 20 e conclusasi nel caos e con un arresto. Tutto è cominciato quando una ventina di persone sono entrate in chiesa e hanno cominciato improvvisamente ad abbassarsi la mascherina dopo aver preso posto tra i banchi, nonostante fossero stati ripresi più volte dal sacerdote celebrante. A lui hanno risposto urlando, definendo gli altri fedeli "schiavi del popolo". Ben presto è arrivata sul posto una voltante della polizia, allertata dal servizio di vigilanza, ed a quel punto la situazione è degenerata. Contro le forze dell’ordine, che hanno fatto ricorso anche allo spray al peperoncino, come riporta la stampa locale, sono volati paroloni, calci e pugni e una donna ha pure tentato di sfilare una pistola da una fondina. Un 40enne di Pescara, con un solo precedente per violenza privata, è stato arrestato, mentre in sei sono stati denunciati. Si tratta di 5 uomini e una donna di età compresa tra 30 e 56 anni, tre di Pescara e 3 della provincia di Chieti. Per altri è in corso l’identificazione.

Per tutti le accuse sono resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate in concorso, turbamento di funzioni religiose e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale. "Un brutto episodio. Sono stati volgari e incivili e meritano quello che stanno avendo. Non si interrompe una funzione religiosa, non si minaccia nessuno, non si mettono le mani addosso alle forze dell’ordine", è stato il commento del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, su Rai1, nella trasmissione Oggi è un altro giorno, in merito a quanto accaduto lo scorso 26 settembre.

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