Processo Yara, scintille tra accusa e difesa. Polizia spiega come è arrivata a Guerinoni

L’udienza di oggi a Bergamo del processo a Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, è iniziata con una polemica sui dati grezzi del Dna dell’imputato. In aula non sono mancati momenti di tensione tra accusa e la difesa del muratore. È accaduto in particolare quando il pm Letizia Ruggeri e gli avvocati di Bossetti hanno avuto un alterco a proposito dei dati grezzi sulla scorta dei quali il Ris è giunto all'identificazione del Dna di Ignoto 1. “Siamo rimasti sconvolti dal fatto che i dati vengano tenuti in un caos del genere”, si è lamentato l’avvocato Salvagni. “Queste cose le vada a dire stasera in televisione”, ha risposto da parte sua la pm Ruggeri. Lo scontro ha provocato la reazione di parte del pubblico che si è messo a rumoreggiare fino a quanto il presidente della Corte, Antonella Bertoja, ha minacciato di sgomberare l'aula alla “prossima manifestazione oltre la tollerabilità”.
Ignoto 1 e l'autista Giuseppe Guerinoni – La Corte d’Assise di Bergamo ha deciso che gli accertamenti siano limitati alle tracce, trovate sugli slip e sui leggings di Yara Gambirasio, che evidenziano la presenza del Dna di ignoto1. La difesa chiedeva che gli approfondimenti riguardassero invece tutte le tracce trovate sui due indumenti, anche quelle che avevano dato esito negativo. Intanto oggi in aula gli investigatori della Scientifica hanno spiegato come si è giunti a identificare Ignoto 1. Fu dopo l'analisi di reperti appartenenti all'autista di autobus Giuseppe Guerinoni, deceduto nel 1999, che gli investigatori giunsero alla conclusione della “paternità certa” di Guerinoni di quello che all'epoca fu chiamato Ignoto 1 e che poi fu identificato con Bossetti. Tra i Dna prelevati ai frequentatori della discoteca Sabbie Mobili di Chignolo d'Isola, nei pressi del campo in cui fu trovata morta Yara, ne fu trovato uno che aveva lo stesso aplotipo Y (di segno maschile) di Ignoto1: apparteneva a Damiano Guerinoni, nipote di Giuseppe. Il giovane non poteva essere Ignoto 1 perché nel periodo della sparizione della vittima era all'estero e il suo Dna non corrispondeva esattamente. Dunque furono sottoposti a esame tutti i maschi della famiglia ma nessuno aveva un Dna corrispondente. A quel punto gli investigatori chiesero alla famiglia Guerinoni reperti di Giuseppe e dai francobolli e dalla marche sulla patente giunsero a una corrispondenza tra il Dna dell'autista e di Ignoto1 pari al 99,9% il che significa “una paternità provata”. La funzionaria della Scientifica Paola Asili, a proposito della traccia di Dna di Ignoto 1, ha parlato di “qualità veramente pregevole”.
Perché Bossetti deve restare in carcere – Intanto la Corte di Cassazione ha spiegato perché Bossetti deve restare in carcere. Motivando il perché lo scorso 7 luglio ha respinto il ricorso presentato dalla difesa (che chiedeva la revoca o la sostituzione della custodia in carcere) la Prima sezione penale ha osservato che “il Tribunale di Brescia con motivazione né manifestamente illogica, né contraddittoria in sintonia con il gip ha escluso che i ‘fatti nuovi' sottoposti al suo esame fossero suscettibili di modificare in modo significativo il quadro indiziario già apprezzato a carico del Bossetti, fondato sugli accertamenti scientifici condotti sulle tracce biologiche rilevate sugli slip e sui leggins di Yara Gambirasio”. La Cassazione ha inoltre dato atto al giudice del riesame “di essersi fatto carico onestamente dell'incongruenza riscontrata nelle analisi del Dna mitocondriale in cui non era evidenziabile il dna mitocondriale del Bossetti”, chiarendo che “da un lato tale discordanza non poteva comunque mettere in discussione il rinvenimento del dna nucleare dell'accusato sugli accertamenti della vittima, accertamento assistito da un grado di affidabilità pari alla certezza statistica; dall'altro, che, da parte dei vari consulenti, erano state fornite diverse possibili giustificazioni sulla rilevata non corrispondenza con marcatori genetici mitocondriali, tutte scientificamente valide”. Di conseguenza per la Cassazione il tribunale di Brescia “è prevenuto a decisione confermativa del quadro indiziario a carico di Bossetti”.