Principio d’incendio al teatro La Fenice di Venezia: “Intervenuti subito per evitare il peggio”

Paura alle prime luci della mattinata di oggi, lunedì 1 ottobre, a Venezia dove si è sviluppato un principio d'incendio in un locale tecnico del teatro La Fenice, dove sono installati i gruppi di continuità. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 09:30, riuscendo a domare immediatamente le fiamme e portando la situazione sotto controllo. Una volta che le operazioni di spegnimento saranno completate, cominceranno i rilievi per individuare l’origine del rogo, che ha spaventato i cittadini lagunari, che, dopo aver visto una nube di fumo alzarsi alta dallo stabile non hanno potuto fare a meno di pensare all'incendio del 1996, che distrusse completamente la struttura.
Al momento, nessuna persona è rimasta coinvolta e non risultano danni alla struttura. Solo due tecnici che si trovavano all’interno del teatro sono stati portati dal personale del suem 118 all’ospedale Giovanni e Paolo per aver respirato del fumo. "Il principio d'incendio si è verificato nella stanza dove sono custoditi i quadri elettrici che governano l'elettricità del teatro – ha detto in video pubblicato su Twitter il sovrintendente Fortunato Ortombina -. Si è potuto intervenire tempestivamente. Questa è una stanza in cui possono entrare solo i tecnici specializzati, perché la sicurezza è la nostra priorità assoluta. Senza sicurezza non si può fare musica e arte. Abbiamo comunque fatto evacuare tutti coloro che erano già arrivati al lavoro e stavano prendendo posto. Ora siamo in attesa di capire cosa è successo. Quel locale tecnico è il cuore nevralgico dello stabile, una stanza a tenuta stagna, dove non può entrare nessuno. Lì dentro non potrei entrare neanche io se volessi".
Venezia ha così rivissuto per alcuni minuti l'incubo dell'incendio del teatro La Fenice, che il 29 gennaio 1996 fu completamente distrutto da un incendio. Il rogo, come accertarono poi gli inquirenti, fu appiccato solo un quarto d’ora prima nel soffitto del foyer da parte di due elettricisti coinvolti nella manutenzione della struttura che, per evitare il pagamento della penale dovuta ai ritardi della loro impresa, decidono di causare quello che doveva essere un piccolo rogo. Lo stabile è stato poi riconsegnato ai cittadini nel dicembre 2003, vincolato al motto "com'era, dov'era".