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Preside punisce gli studenti in sciopero per Gaza, i genitori si ribellano: “Scelta etica che merita rispetto”

Una preside di un liceo di Agrigento ha punito gli studenti che hanno deciso di partecipare allo sciopero per Gaza e per la Global Sumud Flotilla. Ben 25 classi alle quali è stato chiesto di presentarsi a scuola con i genitori. I familiari dei ragazzi si sono ribellati tramite una lettera: “Scelta degli studenti è stata etica e consapevole, merita rispetto”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono stati puniti per aver partecipato in massa allo sciopero del 3 ottobre per sostenere Gaza e la Global Sumud Flotilla. È accaduto a 25 classi del liceo Leonardo di Agrigento: gli allievi hanno infatti ricevuto una nota tramite il registro elettronico. La preside dell'istituto, Patrizia Pilato, ha chiesto ai genitori di accompagnare i figli in classe per poter tornare a seguire normalmente le lezioni.

Pilato, tra le altre cose, è stata ex assessora alla Cultura istruzione e pari opportunità oltre che vicesindaca del Comune di Agrigento e responsabile regionale del dipartimento Donne e pari opportunità della Democrazia Crisitiana. Anche per questo il provvedimento disciplinare ha indignato studenti e genitori, diventando in breve tempo oggetto di polemica ad Agrigento.

Molti familiari dei ragazzi, infatti, sono stati coinvolti in prima persona negli scioperi per Gaza e per l'equipaggio della Flotilla e per questo hanno deciso di ribellarsi alla sanzione, rifiutandosi di accompagnare i figli come espresso nella nota per la giornata di lunedì.

Alcuni genitori hanno espresso tramite una lettera lo "sdegno per il tono, il contenuto e l'immediatezza dell'invio", sottolineando inoltre di condividere la scelta di protestare dei figli che "non è stata una semplice assenza ingiustificata di massa, ma un atto di consapevolezza etica e civile che merita rispetto". La deputata dem Giovanna Iacono, componente della commissione Cultura, ha fatto sapere di essere pronta a presentare un'interrogazione parlamentare al ministro Valditara sul tema".

La dirigente scolastica, come riferisce Il Fatto Quotidiano, non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti sulla nota e sulla polemica scoppiata subito dopo l'invio sul registro elettronico. Pilato ha infatti detto di non voler rilasciare commenti.

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