Positivo al coronavirus incontra clienti e fa la spesa: arrestato e messo ai domiciliari a Catania
Era risultato positivo al coronavirus anche se asintomatico e per questo per lui l’Asl di competenza aveva disposto l’obbligo di quarantena domiciliare come prevedono le norme covid ma al contrario l’uomo è uscito di casa come se nulla fosse, è andato a fare la spesa nei supermercati della zona e ha persino incontrato alcuni suoi clienti in ufficio senza informarli in alcun modo di essere contagioso. Per questo un assicuratore siciliano è stato fermato e arrestato dai carabinieri a Catania con l’accusa di aver messo a repentaglio l'incolumità pubblica.
Pm: "Ha messo a repentaglio l'incolumità pubblica"
Protagonista della vicenda un sessantaduenne assicuratore della città etnea che infine è stato segnalato e arrestato. Per lui il gip del Tribunale di Catania, su richiesta dalla locale Procura della repubblica, ha firmato una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita dai militari dell’arma. Gli viene contestato il reato di violazione delle norme emanate per il contenimento della pandemia. Secondo le indagini svolte dagli stessi militari e dalla polizia locale, l’uomo era risultato positivo da alcuni giorni ma avrebbe continuato a fare la vita di sempre ignorando completamente l’ordine di quarantena. Così facendo, secondo i pm catanesi avrebbe "messo a repentaglio l'incolumità pubblica, sottoponendo i soggetti terzi con i quali è venuto a contatto e non, a rischio di contrarre il virus". Non a caso i carabinieri gli hanno notificato l’ordine di arresto nella sua stessa sede di lavoro dove aveva appena ricevuto un altro cliente ignaro di tutto.
Musumeci: "Rispettate le norme o lockdown ancora più duro
Il suo purtroppo no è il primo caso in Sicilia una delle poche regione che resta in zona rossa, tanto che il governatore Nello Musumeci nei giorni scorsi ha fatto un appello pubblico nel quale da un lato ha chiesto più attenzione e senso di responsabilità ai cittadini e dall'altro ha minacciato di inasprire le misure se i contagi non caleranno, senza escludere il ritorno al lockdown duro della scorsa primavera.