Pierina Paganelli, la difesa di Dassilva chiede incidente probatorio su audio del delitto: in cosa consiste

Andrea Guidi e Riario Fabbri, legali di Louis Dassilva, il 35enne in carcere a Rimini con l'accusa di aver ucciso la 78enne Pierina Paganelli, hanno presentato istanza per un nuovo incidente probatorio di tipo fonico.
A quanto si apprende, si tratta degli audio registrati dalla telecamera di sorveglianza installata in un box interrato di via del Ciclamino, luogo del delitto, che avrebbero captato rumori e urla la notte del 3 ottobre 2023. Gli avvocati chiedono che esperti del settore accertino la natura dei suoni.
"Nella serata di ieri abbiamo depositato richiesta di incidente probatorio, di natura fonica, finalizzato ad accertare se i suoni che vengono percepiti dalla Cam di un condomino siano intellegibili e, se si, se siano riconducibili a voci umane, nonché a riconoscere suoni di oggetti, quali basculanti, porte tagliafuoco o ascensori", ha spiegato a Fanpage.it Fabbri.
"I momenti che si richiede di attenzionare sono i seguenti: pomeriggio del 3 ottobre, sera del 3 ottobre, notte tra il 3 ed il 4 ottobre e mattina del 4 ottobre. Ogni spazio temporale ha un motivo per cui vanno approfonditi i dati raccolti dalla Cam", ha aggiunto il legale. In particolare, il team difensivo del 35enne intende capire se ci siano stati eventuali sopralluoghi sul luogo del delitto.
Gli investigatori hanno collocato l'aggressione tra le 22.13.31 e le 22.13.42, undici secondi nei quali l'assassino avrebbe colpito la vittima, sorprendendola tra le porte tagliafuoco dei garage. L'anziana, secondo quanto emerso dalle registrazioni, avrebbe lanciato otto grida prima di cadere esanime, colpita da un fendente che le ha reciso l'aorta.
L'ultimo suono registrato dalla telecamera sarebbe, secondo gli inquirenti, la chiusura della porta tagliafuoco, che segna il momento in cui l'omicida si sarebbe allontanato.
La nuova perizia potrebbe includere anche l'analisi di ulteriori rumori registrati nelle ore successive all'omicidio: tra questi, il riaprirsi di una porta tagliafuoco e il sollevarsi della saracinesca di un garage. Elementi che indicherebbero un possibile intervento postumo sulla scena del crimine.
Una tesi sostenuta anche dalla criminologa Roberta Bruzzone, consulente del team legale di Dassilva, secondo cui il corpo di Pierina sarebbe stato spostato dopo la morte, prima del suo ritrovamento.
Durante l'incidente probatorio dello scorso novembre, Manuela Bianchi, ex amante di Dassilva e suocera di Paganelli, attualmente indagata per favoreggiamento, aveva riferito di aver incontrato il 35enne nei garage, dove l'uomo le avrebbe annunciato la presenza di un corpo.
Per la Procura si tratta di un elemento schiacciante, ma la difesa insiste sulla necessità di ulteriori riscontri tecnici che potrebbero arrivare proprio da questa nuova perizia fonica. In più, i legali di Dassilva intendono ricorrere nuovamente in Cassazione contro la decisione del Riesame che ha respinto la nuova istanza di scarcerazione per il 35enne.
Le indagini sul caso si sono chiuse alcuni giorni fa. Nell'atto, notificato il 12 maggio, viene contestato l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai motivi abietti, di aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa. Dassilva rischia l'ergastolo.