Picchiato brutalmente in carcere, trasferito il 14enne accusato di violenza sessuale su una 12enne a Sulmona

Con un provvedimento dell'autorità giudiziaria, è stato trasferito in un altro carcere il ragazzo di 14 anni accusato di violenza sessuale su una dodicenne a Sulmona e picchiato dagli altri ragazzi detenuti nel penitenziario minorile di Casal del Marmo, a Roma, dove era stato rinchiuso dopo l'arresto. A seguito delle denunce del padre, che aveva parlato addirittura di tortura in cella, la magistratura ha accolto la richiesta formale di trasferimento spostandolo nel carcere dell'Aquila.
A darne notizia è stato il legale che segue il minore nella terribile vicenda degli abusi sessuali e della diffusione dei video delle violenze sulla dodicenne in Abruzzo. "Un primo passo che apprezziamo", ha dichiarato l'avvocato che punta alla scarcerazione del minore destinatario di un provvedimento di custodia cautelare insieme agli altri due indagati: un diciassettenne e un diciottenne.
Il ragazzo nei prossimi giorni potrà vedere nuovamente il padre ma nel carcere abruzzese ha già incontrato l'educatrice per un primo inserimento."Ho parlato con l'educatrice dell'Aquila dice che mio figlio sta bene e ho preso appuntamento per andarlo a trovare" ha spiegato Infatti il padre all'Ansa.
Proprio durante un colloquio nel carcere minorile romano il genitore si era accorto delle evidenti lesioni sul ragazzo interrogandolo e raccogliendo le sue confessioni sulle violenze subite in cella per mano degli altri detenuti minorenni.
Stando al suo racconto, sarebbe stato picchiato in più occasioni, oltre ad essere stato oggetto di furto, da quando era stato arrestato il 24 ottobre scorso. Le aggressioni sarebbero diventate però via via sempre più violente fino a sfociare in un'aggressione con lamette al volto e altre armi improvvisate come una spazzola di ferro.
Davanti al padre il ragazzino si sarebbe presentato con tagli ed ecchimosi evidenti al volto e alle braccia facendo scattare l'allarme del genitore. “Deve pagare per ciò che ha fatto, se verrà riconosciuto colpevole, ma non deve essere torturato" aveva dichiarato il padre che aveva presentato una querela formale venerdì scorso ipotizzando i reati di lesioni, minacce, omissioni di atti d'ufficio e tortura.
Con lui sarebbe stato picchiato anche l'altro ragazzo minorenne indagato per lo stesso reato e che era stato rinchiuso sempre nel carcere di Casal del Marmo. Anche il diciassettenne ha rivelato percosse da parte degli altri detenuti chiedendo a sua volta il trasferimento.
Una istanza che però finora non è stata accolta anche se il legale del diciassettenne ha predisposto ora una denuncia per lesioni che deve essere firmata dal tutore prima di essere depositata. "Ho sentito di nuovo il ragazzo, che è ancora scosso e ha paura", riferisce l'avvocato.