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Covid 19

Perché non riusciremo a fare 500mila vaccini anti Covid al giorno entro metà aprile

Secondo il piano del governo italiano, entro metà aprile si sarebbero dovute distribuire 500 milioni di dosi di vaccino anti Covid al giorno. Ma, è pura matematica, difficilmente ciò potrà verificarsi: il problema resta ancora il ritardo nella consegna delle dosi, che sta costringendo alcune regioni, come Lazio, Veneto, Puglia e Umbria a fermare le inoculazioni.
A cura di Ida Artiaco
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L'obiettivo del governo italiano è quello di raggiungere l'immunità di gregge entro la fine della prossima estate e cominciare così a mettere la parole fine all'emergenza Coronavirus, che ha fatto solo nel nostro Paese oltre tre milioni e mezzo di contagi e quasi 110mila morti. Ma per farlo c'è bisogno di accelerare con la campagna di vaccinazione: è quanto continuano a ripetere esperti, scienziati e istituzioni, compreso il commissario straordinario, Francesco Figliuolo, che ha assicurato che potranno essere somministrate 500mila dosi di vaccino al giorno entro metà aprile, velocizzando al massimo il piano vaccinale. Ma quanto è realistica questa affermazione? In verità, poco.

A pesare sulla roadmap della campagna di vaccinazione sono i ritardi nella consegna delle dosi di vaccino, che addirittura stanno costringendo alcune regioni a fermare la distribuzione dei sieri. Ne sono un esempio il Lazio e il Veneto, dove il presidente Luca Zaia ha ribadito che "i vaccini non sono arrivati, quindi la macchina perfetta che abbiamo messo in piedi con modelli di accesso rapido, diretto, senza prenotazione in questo momento non riusciamo a garantirla, perché non abbiamo la materia prima. Ieri ci sono arrivati 83 mila dosi di Pfizer, considerando che facciamo 35mila vaccini al giorno, è chiaro che in un paio di giorni li esauriamo". Ma problemi si stanno registrando anche in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Puglia. Secondo i numeri ufficiali del Governo, il ritardo sul piano vaccinale è del 30%a marzo e ad aprile sfiorerà il 50%.

A questo punto della campagna si sarebbero dovuti registrare 300mila vaccinazioni al giorno, ma il record massimo segnalato finora è stato di 259mila dosi lo scorso 26 marzo, come riporta il Fatto Quotidiano. Ma il problema è anche quello che avverrà dopo. Il governo ha annunciato che delle 52 milioni di dosi previste nel secondo trimestre ad aprile ne giungeranno solo 8 milioni e il generale Figliuolo ha confermato che è stato consegnato in Italia nelle ultime ore 1 milione di dosi Pfizer, cui si aggiungono altre 500 mila di vaccini anti-Covid Moderna, mentre a breve arriveranno 1 milione 300 mila dosi AstraZeneca. A livello di numeri, è pura matematica, è chiaro che difficilmente nei prossimi giorni si potranno effettuare 500mila inoculazione al giorno, ma al massimo, sempre secondo calcoli del Fatto, 266mila al giorno.

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