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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Perché l’OMS vuole cambiare nome al vaiolo delle scimmie

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato una consultazione pubblica per cambiare nome al vaiolo delle scimmie, ritenendo questa denominazione stigmatizzante per i primati.
A cura di Davide Falcioni
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L' Organizzazione Mondiale della Sanità sta cercando un nuovo nome per il vaiolo delle scimmie perché quello attualmente in uso è ritenuto eccessivamente stigmatizzante per i primati, animali che non svolgono in questo momento nessun ruolo nella diffusione della malattia ma che sono associati ad essa, tanto che in Brasile sono stati segnalati casi di persone che hanno attaccato delle scimmie per il timore che potessero trasmettere loro il morbo.

Fadela Chaib, portavoce dell'OMS, ha spiegato che "al vaiolo delle scimmie umano era stato dato il nome prima delle attuali migliori pratiche nella denominazione delle malattie". Per questo "vogliamo davvero trovare un nome che non sia stigmatizzante". Per farlo, il funzionario dell'agenzia ONU ha aggiunto che è possibile accedere alla consultazione pubblica attraverso un sito web dedicato in cui chiunque può proporre una nuova denominazione.

Monkeypox – o vaiolo delle scimmie – venne chiamato in questo modo perché il virus venne originariamente identificato nelle scimmie da laboratorio impiegate in Danimarca nel 1958 per la ricerca scientifica; la malattia, tuttavia, si trova in svariate specie animali e più frequentemente nei roditori.

La prima volta che venne riscontrato uno spillover verso l'uomo era il 1970 e accadde in Repubblica Democratica del Congo; da quel momento la diffusione è stata a lungo delimitata ad alcuni Paesi dell'Africa occidentale e centrale, dove la malattia è endemica.

A partire da maggio, tuttavia, i contagi hanno iniziato a diffondersi rapidamente in tutto il mondo, principalmente tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Finora sono stati diagnosticati oltre 31mila casi e 12 decessi e l'OMS, dopo una lunga riflessione, ha definito l'epidemia un'emergenza sanitaria globale.

Sebbene il virus possa essere trasmesso dagli animali all'uomo, per gli esperti dell'OMS la recente diffusione globale è dovuta a contatti molto stretti tra esseri umani. Anche per questo il nome di vaiolo delle scimmie è stato ritenuto del tutto inappropriato; in attesa di una nuova denominazione l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rinominato le due varianti principali, finora conosciute come Monkeypox  del bacino del Congo e l'Africa occidentale. Esse si chiameranno Clade I e Clade II, e la sottovariante responsabile dell'attuale epidemia è stata nominata Clade IIb.

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