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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Perché è così importante sapere la distanza fra l’impronta 33 di Andrea Sempio e il primo gradino di casa Poggi

Secondo quanto scoperto dagli inquirenti negli anni, l’assassino di Chiara Poggi (con una condanna in via definitiva è Alberto Stasi) non è mai sceso le scale interne della villetta di Garlasco dove è stato trovato il cadavere. Ecco quindi perché sarà fondamentale posizionare al millesimo l’impronta 33 attribuita ad Andrea Sempio.
A cura di Giorgia Venturini
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Continuano a ritmo serrato le indagini per sciogliere tutti i dubbi che ci sono ancora sul delitto di Garlasco. Investigatori e inquirenti hanno riaperto il caso indagando per la terza volta Andrea Sempio per omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Si stanno riprendendo in mano i risultati di perizie e analisi di questi 18 anni e se ne faranno nuovi accertamenti: il prossimo 17 giugno inizierà l'incidente probatorio su reperti anche mai analizzati (come il vasetto del Fruttolo trovato in casa Poggi la mattina del delitto e un contenitore dell'Estathé trovato tra i rifiuti) e sui 30 para-adesivi delle impronte trovate sulla scena del crimine. E proprio sulle impronte si sta focalizzando il nuovo fascicolo della Procura di Pavia. E soprattutto sull'impronta 33: si tratterebbe di quella trovata sulla parete destra delle scale interne della villa dei Poggi su cui è stato trovato il corpo di Chiara.

Chiariamo subito cosa si sa su questa impronta: è già stata analizzata in passato e non è stato trovato alcun dna e non era insanguinata. All'epoca però non era stato possibile associarla a qualcuno, in questi giorni però la Procura ha detto che è di Andrea Sempio. Su quella parete ci sono anche le impronte di Marco Poggi, fratello della vittima, e dei carabinieri che sono entrati in casa dopo il delitto. Resta – stando a quanto spiegato da fonti investigative a Fanpage.it – difficile (quasi impossibile) invece datare quella impronta: è stata lasciata prima, durante o dopo l'omicidio di Chiara Poggi? Non si sa.

Fondamentale – e fattibile – sarà quindi ora posizionare al millimetro l'impronta 33 sulla parete della scale. Motivo per cui questa settimana i tecnici del Ris di Cagliari, insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, sono ritornati nella villetta di Garlasco 18 anni dopo il delitto. Per sette ore hanno "scannerizzato", attraverso laser e droni, il primo piano dell'abitazione (ovvero dove è avvenuto il delitto) e le scale interne che portano a una specie di cantina (ovvero dove è stato trovato il cadavere). L'obiettivo è di fare una ricostruzione 3d della casa e poter posizionare perfettamente tutte le impronte repertate nel 2007. Cosa vorrebbe dire collocare perfettamente l'impronta 33?

Oggi "a seconda delle convenienze – spiega a Fanpage.it l'ex poliziotto Dario Redaelli, l'esperto di analisi della scena del crimine e consulente dal 2014 della famiglia Poggi – questa impronta viene collocata da un punto all'altro più o meno vicino alla salma della povera Chiara. Ribadisco, a seconda delle convenienze. Perché a seconda del punto in cui questa impronta si fosse trovata – anche in base al cadavere – sarebbe stata più probabilmente associata alla scena del crimine o a qualunque persona che scendendo le scale si sia appoggiata in quel punto". Quest'ultima versione è quella che sostiene Sempio: le scale interne su cui è stato trovato il corpo portano a una cantina dove c'erano custoditi i giochi. E lui frequentava spesso casa Poggi in quanto nella comitiva di amici di Marco. Ora la mappatura delle impronte potrebbe svelare proprio questo.

Ovvero: secondo quanto scoperto dagli inquirenti negli anni, l'assassino di Chiara Poggi (con una condanna in via definitiva è Alberto Stasi) non è mai sceso le scale interne. La vittima è stata colpita alla testa mentre era nel salone di casa e poi gettata dalle scale. Lo confermerebbe il fatto che non ci sono tracce di scarpe insanguinate sui gradini. Mentre davanti alla porta a soffietto resta l'impronta a pallini, numero 42 marca Frau. Ecco quindi la domanda fondamentale: quell'impronta 33 può essere stata lasciata anche solo sporgendosi sulle scale, senza mai scenderle? Fondamentale a questo punto sarà il posizionamento esatto dell'impronta 33. Anche se resta comunque il fatto che datare quella impronta sarà difficilissimo.

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