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Covid 19

Per Walter Ricciardi sarà necessario “togliere il Green Pass a chi rifiuta la terza dose di vaccino”

Green Pass: secondo Ricciardi in chi non effettua il richiamo la certificazione verde dovrebbe perdere di validità. Brusaferro: “Insistere con le vaccinazioni”.
A cura di Davide Falcioni
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L'Italia potrà scongiurare nuovi lockdown – anche parziali – se metterà in campo una serie di misure per controllare la diffusione del virus, a partire dalla somministrazione delle terze dosi di vaccino. È quello che ha detto il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, in un'intervista rilasciata al Messaggero nella quale ha illustrato una serie di possibili interventi per proteggere l'Italia dall'avanzata della quarta ondata. Secondo Ricciardi vanno erogate sanzioni più rapide nei confronti di medici e infermieri No Vax, va condotta un'analisi, Asl per Asl, per verificare se tra gli assistiti di un determinato studio medico ci siano molti non vaccinati e si deve spingere, in modo energico, sulle terze dosi, collegandole al Green Pass: chi non completa con il richiamo il ciclo vaccinale dovrebbe ricevere dapprima un' ammonizione poi, se dopo due o tre mesi ancora non si dovesse mettere in regola con l'iniezione di rinforzo, la certificazione verde dovrebbe perdere di validità.

Per quanto riguarda gli operatori sanitari No Vax – molti dei quali sono ancora al lavoro – si tratta di "un problema serio in tutta Italia – commenta Riccirdi -. Quantitativamente il numero di medici e operatori sanitari in genere che rifiutano il vaccino non sono molti, ma possono causare danni enormi perché dispongono di un'ampia capacità di influenzare i pazienti, i propri assistiti". I vari ordini dei medici "devono agire, e spesso lo fanno. Ma le procedure vanno rese molto più snelle". Per spiegare agli italiani la necessità della terza dose, va chiarito che "a 180 giorni dalla seconda dose sei sì protetto dalle conseguenze gravi della malattia, ma molto meno dall' infezione". Se il numero dei contagi aumenterà "e se la campagna della terza dose andrà a rilento, allora sarà giusto pensare a strumenti più incisivi". Oltre che per gli operatori sanitari, la terza dose dovrà essere necessaria "per tutti coloro che lavorano a contatto con i fragili. Ad esempio gli insegnanti, visto che i bambini non sono protetti in quanto non possono essere vaccinati". Con la variante Delta "questa pandemia è cambiata, una persona infetta ne contagia in media altre sette. Per fermarla dovremmo raggiungere la vaccinazione della quasi totalità della popolazione".

Brusaferro: "Alta circolazione del virus, insistere con le vaccinazioni"

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Anche il presidente dell'Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro, intervistato dal Corriere, ha insistito sull'importanza della vaccinazione per contenere la quarta ondata. Nell'ultima settimana l'aumento dei contagi "è stato netto e generalizzato anche se meno incalzante che in molti altri Paesi, soprattutto dell'Est europeo. Noi possiamo e dobbiamo insistere sulla vaccinazione e sul rispetto dei comportamenti individuali e sociali, non dimenticando che anche chi ha ricevuto due dosi può contrarre l'infezione seppure in misura minore". Per Brusaferro, ai milioni di persone che continuano a non rispondere alla campagna vaccinale va ricordato che "la circolazione del virus attualmente è sostenuta e che la popolazione non immunizzata oltre a rischiare di prendere l'infezione in forma grave contribuisce a tenere sotto pressione gli ospedali e a favorire la diffusione del Sars-CoV-2. I dati non mentono, sono espliciti e facilmente comprensibili".

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