Parma, bimbo di 13 mesi morto al nido: aperta inchiesta per omicidio colposo

La Procura di Parma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per chiarire le cause della morte del bimbo di 13 mesi deceduto ieri all’asilo nido comunale Brucoverde, nel quartiere San Leonardo. L’intervento della magistratura arriva a poche ore da una tragedia che ha scosso l’intera città, consumatasi durante il riposino pomeridiano.
"L'apertura del fascicolo ci permette di fare accertamenti sulle cause reali della morte del piccolo, se vi erano malattie pregresse, abbiamo disposto l'autopsia. Al momento non risultano persone indagate", ha spiegato all’Ansa il procuratore Alfonso D’Avino, confermando che le prime verifiche medico-legali saranno decisive per ricostruire con precisione l’accaduto.
Secondo la prima ricostruzione, il piccolo avrebbe accusato un improvviso arresto cardiocircolatorio intorno alle 15.30 di ieri. Le educatrici, accortesi subito della gravità del malessere, hanno allertato il 118. I sanitari hanno tentato a lungo di rianimarlo, protraendo le manovre d’emergenza per quasi un’ora prima di procedere all’intubazione e al trasferimento d’urgenza all’ospedale Maggiore. Il bimbo è deceduto circa un quarto d’ora dopo il ricovero.
Sul posto sono intervenute pattuglie della Polizia locale e agenti della Questura, che hanno avviato immediatamente gli accertamenti per definire i contorni della vicenda. Intanto, nonostante l’impatto emotivo dell’episodio, l’attività del nido è ripresa questa mattina, come comunicato dal Comune, che gestisce direttamente la struttura.
Il sindaco Michele Guerra ha espresso pubblicamente il proprio cordoglio: "Siamo sconvolti da quanto accaduto. Una giovane vita spezzata così d'improvviso spezza il cuore e lascia senza parole". E ha aggiunto: "Ci stringiamo intorno alla famiglia in questo momento di dolore enorme e siamo vicini al personale del nido e alle famiglie del Brucoverde in questo momento terribile". Messaggi di vicinanza sono arrivati anche dall’assessora ai Servizi educativi, Caterina Bonetti, recatasi al nido poche ore dopo la tragedia. “È un dolore enorme per la nostra comunità, ci stringiamo alla famiglia”, ha dichiarato.
In attesa dell’esito dell’autopsia, resta aperta l’ipotesi che il decesso sia stato provocato da un improvviso arresto cardiocircolatorio durante il sonno. Un quadro che, secondo gli inquirenti, necessita ancora di riscontri clinici e testimonianze per essere definito con certezza.