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Pantelleria: ospedale chiuso. Le donne costrette a nascondersi per partorire

La protesta delle donne di Pantelleria.
A cura di Redazione
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Protestano le donne di Pantelleria dopo la chiusura dell'unità di ostetricia dell'ospedale Nagar – decisione presa dallo scorso governo regionale per tutte le strutture che praticavano meno di 500 parti all'anno -. Le donne contestano l'obbligo di trasferimento sulla terraferma, imposto dall'Asp di Trapani, per le partorienti che hanno raggiunto la trentaduesima settimana.

Non ce l’ha fatta il piccolo Ralph, un bambino di origini ghanesi morto nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale San Gerardo di Monza dopo tre mesi di agonia. Un cucchiaio di minestra gli aveva occluso la trachea.

Secondo quanto riportato da Repubblica Palermo, alcune donne in gravidanza, arrivate all'ottavo mese si nascondono per evitare il trasferimento coatto, come accaduto ad Adela, una romena che il giorno di Pasqua ha dato alla luce una bambina nell'ospedale dell'isola.

E' in corso anche una colletta per organizzare a Palermo una manifestazione contro la chiusura del punto nascita in attesa che della riapertura dei 7 punti nascista – come da delibera della giunta Crocetta -. Le donne denunciano gli eccessivi costi a cui devono far fronte per trascorrere l'ultimo periodo di gravidanza lontane da casa, costrette ad essere accompagnate dai mariti che così sono costretti a perdere giornate di lavoro. Il costo della "trasferta", comprese le spese di viaggio, è stimato in almeno 1.500 euro per ogni partoriente.

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