Palermo, in una grotta trovati teschi e resti umani: “È il cimitero di Cosa Nostra”
Macabro ritrovamento questa mattina nelle campagne palermitane nel territorio del comune di Roccamena. In una zona impervia in contrada Casalotto i carabinieri infatti hanno rinvenuto numerosi resti umani occultati all'interno di una grotta di difficile accesso e non facilmente visibile. Il ritrovamento è avvenuto ad opera dei carabinieri del gruppo di Monreale dopo la segnalazione di una non meglio identificata "fonte confidenziale" ma al momento è mistero sull'input che avrebbe condotto i militari sul posto. Nella caverna carabinieri hanno accertato la presenza di teschi e diverse ossa umane oltre ai resti di indumenti
Dopo la segnalazione sul posto sono subito accorsi gli esperti del Ris per i rilievi del caso e gli investigatori ma anche due magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Si sospetta infatti che quello ritrovato sia un vero e proprio cimitero di mafia dove sarebbero stati occultati almeno cinque cadaveri di persone uccise e fatte sparire da Cosa Nostra. La zona, non lontano da Corleone, è molto impervia e difficile da raggiungere per questo per il recupero dei resti sul posto sono stati fatti arrivare gli uomini del soccorso alpino.
Al momento non è possibile stabilire a quando risalgano i resti e a chi, ma visto che la grotta non è certo una zona di passaggio l'ipotesi di persone scomparse con il metodo della lupara bianca appare assai probabile. Maggiori dettagli arriveranno solo dopo il recupero dei resti e gli esami scientifici, tra cui il prelievo del Dna, anche se per accertare le identità probabilmente ci vorrà molto tempo. Al momento le indagini sul caso sono stare affidate al procuratore della Repubblica di Palermo Francesco Lo Voi e all’aggiunto Leonardo Agueci che mantengono il massimo riserbo sulle modalità con cui si è giunti al l'individuazione del luogo.