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Covid 19

Palermo, 14enne positiva ma dall’Asp nessuno la avverte: “Siamo andati anche nei centri commerciali”

L’incredibile storia arriva dalla Sicilia e più precisamente da Palermo dove a denunciare l’accaduto sono i genitori dell’adolescente. “Mi era stato detto che molto probabilmente il mancato invio del referto equivaleva alla non positività di mia figlia”, ha raccontato il padre della 14enne, la verità solo quando il padre ha deciso di andare negli uffici dell’Asp e chiedere conferma.
A cura di Antonio Palma
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Era positiva al coronavirus anche se asintomatica e nonostante fosse stata sottoposta a tampone che era risultato positivo, nessuno si sarebbe preso la briga di avvertire né lei né la sua famiglia visto che ha solo 14 anni, permettendole quindi di girare liberamente per strade negozi con l’alta probabilità di contagiare altre persone. L’incredibile storia arriva dalla Sicilia e più precisamente da Palermo dove a denunciare l’accaduto sono i genitori dell’adolescente. Secondo il loro racconto a Repubblica, per 22 giorni la ragazzina ha circolato pur essendo positiva perché il dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale del capoluogo siciliano avrebbe dimenticato di comunicare l’esito del tampone e di conseguenza non avrebbe nemmeno attivato la procedura per chi è contagiato .

"Mi era stato detto che molto probabilmente il mancato invio del referto equivaleva alla non positività di mia figlia", ha raccontato il padre della 14enne al giornale. L’intera famiglia si era sottoposta ai controlli covid perché uno dei figli aveva i sintomi covid che poi si sono rivelati essere effettivamente dovuti al contagio. “Su quattro teste rapidi alla Fiera siamo risultati tutti negativi. Poi mio figlio si è sottoposto al test molecolare ed è risultato positivo ma lo sono risultato anche io, dopo 4 giorni” ha rivelato il genitore.

"Mancava solo il tampone di mia figlia ma non è mai arrivato", ha rivelato ancora l’uomo. Il risultato solo 24 giorni dopo, e solo perché il padre ha deciso di andare negli uffici dell'Asp e chiedere conferma. "Si sono accorti dell'errore e hanno attivato l'isolamento di mia figlia per tre giorni ma il tampone già eseguito dopo le tre settimane canoniche, è risultato per fortuna negativo”  ha concluso l’uomo.

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