Padova: 12enne legato e frustrato in palestra dai bulli della scuola

Tre giovani studenti di una scuola media del centro di Padova avrebbero prima legato poi frustato con una corda un loro compagno di origini marocchine durante l'ora di educazione fisica. La vittima, figlio di immigrati dal paese nordafricano, sarebbe stato immobilizzato, gli sarebbero stati legati mani e piedi poi sarebbe stato colpito ripetutamente con una fune utilizzata per gli esercizi di ginnastica. L'aggressione sarebbe terminata solo quando l'insegnante si è accorto di quanto stava accadendo. Non si tratterebbe, peraltro, del primo caso: già un anno fa il giovane sarebbe stato preso di mira dai compagni, vedendosi sottrarre il telefonino e la sua identità su Facebook. Poco dopo sarebbe comparsa in rete, sul suo profilo, la frase "Sono gay e voglio dirlo a tutti".
Stando a quanto riportano le cronache locali i tre giovani bulli avrebbero approfittato di un momento di distrazione dei compagni, che si stavano cambiando negli spogliatoi, per tendere un vero e proprio agguato alla vittima, a cui sono saltati addosso per immobilizzarlo per poi legarlo a mani e piedi e trascinarlo in un angolo della palestra. Hanno quindi afferrato delle funi in uso nella palestra per frustarlo, mentre ridevano e lo sfottevano, mentre la vittima chiedeva di essere liberata e lasciata in pace. Alcuni compagni hanno assistito alla scena. E il baccano ha attirato l’attenzione del docente.
La preside dell'istituto scolastico, Lucia Marcuzzo, ha garantito che sulla vicenda verrà fatta chiarezza e se le circostanze saranno confermate verrà aperto un procedimento disciplinare e sarà informata l'autorità giudiziaria.