Ossessionavano i vicini, condannati madre e figlio per stalking condominiale

Il tribunale di Genova ha pronunciato la prima condanna per “stalking condominiale” in Italia dando ragione a una giovane coppia di Ronco Scrivia, sull’Appennino ligure. Una coppia che per anni ha subito persecuzioni e torture psicologiche da parte dei vicini di casa, una donna di 74 anni e il figlio 40enne. Due persone che sono state condannate a quattro mesi più il risarcimento danni dai giudici di Genova per una sentenza storica. “È una sentenza apripista – ha detto l'avvocato – è stato riconosciuto il perdurante e grave stato d’ansia e terrore causato ai miei assistiti. Determinante il fatto che siano stati costretti ad alterare le proprie abitudini di vita e addirittura a trasferirsi per colpa dei vicini di casa”. Tutto era iniziato con la classica lite condominiale: si discuteva della proprietà di un piccolo giardinetto davanti al palazzo. Ma poi col tempo i due condannati avrebbero iniziato a ossessionare i vicini con angherie vere e proprie. Facevano ad esempio rumore nel cuore della notte anche con musica ad alto volume. La situazione era peggiorata con la nascita del figlio della coppia: “Ve lo ammazziamo”, avrebbero minacciato madre e figlio. E ancora insulti e persecuzioni di vario genere, immondizia gettata davanti alla porta, bastonate sul pavimento e altro ancora.
Le vittime hanno esibito certificati medici che accertavano lo stress per le minacce – La coppia vittima di stalking condominiale viveva al secondo piano della palazzina, madre e figlio a quello superiore, e per sfuggire ai vicini marito e moglie si erano addirittura rifugiati nel seminterrato. Si sentivano anche costretti a rincasare in orari diversi e a chiedere agli amici di accompagnarli. A conferma dello stato di paura e di angoscia, la coppia ha esibito anche certificati medici che accertavano lo stress per le minacce. Testimone chiave al processo è stata un’altra vicina di casa, che vive sola al primo piano della palazzina e che ha confermato la condizione di disagio psicologico, le vessazioni, i dispetti e le minacce a opera della donna e del figlio.