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Orrore al lago di Garda, cane fatto annegare con pietre al collo: “Vergogna assoluta”

Il cagnolino era stato legato ad un sacchetto pieno di pietre con una fune al collo, chiaro elemento che conferma la volontarietà del brutale atto. “Chi ha compiuto il gesto lo ha fatto con consapevolezza. Non ci sono scusanti” ha dichiarato il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra condannando duramente il gesto.
A cura di Antonio Palma
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“Una vergogna assoluta”, non ha altre parole il sindaco di Torri del Benaco per descrivere quanto avvenuto nelle scorse ore lungo le coste veronesi del Lago di Garda dove un cagnolino è stato ucciso barbaramente da sconosciuti: l'animale è stato gettato in acqua legato a dei massi per farlo annegare in maniera atroce. L’orribile scoperta da parte di alcuni passanti è avvenuta nel pomeriggio di giovedì quando dalle acque del lago di Garda a pochi metri dalla riva è spuntata la carcassa dell’animale ormai senza vita.

Il cagnolino era stato legato ad un sacchetto pieno di pietre con una fune al collo, chiaro elemento che conferma la volontarietà del brutale atto. L’animale, che probabilmente è morto tra atroci sofferenze, è stato successivamente recuperato dalla polizia locale e dai Vigili del fuoco con un gommone per dargli sepoltura. Come ha spiegato lo stesso primo cittadino del comune veronese, l’animale non aveva il chip di riconoscimento quindi è stato impossibile risalire al proprietario ma sul caso saranno svolte le indagini del caso per cercare di risalire i responsabili dell’atroce gesto. Gli accertamenti investigativi saranno affidati ala polizia locale.

Il gesto ha scatenato molta indignazione social con centinaia di commenti sotto il post publicato dal Comune. “Chi ha compiuto il gesto lo ha fatto con consapevolezza. Non ci sono scusanti” ha dichiarato il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, sottolineando: “Se non si riesce più ad accudire un animale ci sono le associazioni a cui rivolgersi che possono prendersene cura o dare un aiuto, questo fatto mi mette una grande tristezza”.

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