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Omicidio – suicidio Pesaro: Maria ha lottato contro la furia dell’ex marito

Maria Cegolea, la donna uccisa dall’ex marito Andrei alle porte di Pesaro, ha tentato di difendersi fino alla fine con le mani e con le unghie tentando di nascondersi in bagno per fuggire alla furia omicida dell’uomo, ossessionato dalla gelosia.
A cura di Davide Falcioni
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Maria Cegolea, la donna uccisa dall'ex marito Andrei a Santa Veneranda – popoloso borgo alle porte di Pesaro – ha tentato di difendersi fino alla fine con le mani e con le unghie tentando di nascondersi in bagno per fuggire alla furia omicida dell'uomo, ossessionato dalla gelosia e anche in passato violento nei suoi confronti. L'ex marito tuttavia è riuscito ad aprire la porta, ha scaraventato la 42enne contro il bidet fino a sradicarlo, poi l'ha soffocata con un asciugamano intorno al collo per evitare che gridasse. E' quanto finora ricostruito dagli inquirenti che indagano sulla morte di Maria Cegolea e il suicidio – poche ore dopo – dell'ex marito, il cui corpo è stato trovato in un capanno dopo essersi impiccato a una corda che aveva acquistato da poco tempo. L'uomo potrebbe aver vegliato l'ex moglie per una o due ore prima di farla finita. Secondo i carabinieri della stazione di Pesaro Andrei potrebbe aver premeditato tutto da tempo, progettando il delitto in concomitanza con l'assenza delle due figlie, in vacanza in Moldavia.

Nadia – una delle due figlie della coppia, rientrata ieri dalla Moldavia – ha raccontato che la mamma era estenuata dalle continue violenze: "Non ne poteva più della gelosia di mio padre, spesso l’aveva picchiata anche di fronte a noi che rischiavamo di prenderle ma nostra mamma non aveva mai voluto denunciarlo. Diceva che altrimenti l’avrebbe rovinato. Pensavamo che fosse stato sufficiente farlo uscire di casa per tranquillizzarlo. Invece lui veniva tutti i giorni da noi ed aveva mantenuto le chiavi. L’ultima volta che abbiamo sentito la mamma risale alla notte tra venerdì e sabato. Diceva che non aveva voluto riprendere nostro padre in casa e l’aveva fatto uscire dicendogli di tornare a dormire nella sua camera presa in affitto a Pantano (in via Dandolo ndr). Non si sentiva in pericolo".

Come spiega Il Resto del Carlino sarà a questo punto l'autopsia a fare chiarezza sulla dinamica dell'omicidio. Di certo la donna ha tentato di difendersi, come dimostrano le lesioni sulle braccia del marito, uomo che la controllava ossessivamente e che continuava a chiederle se vedesse altri uomini.

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