Omicidio Resinovich, il marito si difende in tv: “Perché Sterpin ha cancellato dei messaggi con Liliana?”

"Sono arrivati la mattina a casa mia, hanno suonato alla porta. Mi hanno detto che dovevano fare questa perquisizione, io ho gli ho dato la GoPro ma sono rimasto di stucco perché l‘avevano già presa".
A parlare è Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 14 dicembre 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. L'uomo è stato ospite della puntata di oggi, domenica 12 ottobre, del programma Mediaset ‘Verissimo'.
La conduttrice Silvia Toffanin ha chiesto all'uomo di parlare del recente sequestro della sua GoPro, su cui in questi lunghi anni di indagini erano già stati compiuti accertamenti. Ora l’attenzione degli investigatori si concentra sulla scheda di memoria della videocamera che conteneva video registrati il 14 dicembre 2021, giorno della scomparsa di Liliana Resinovich.
Secondo gli investigatori la memoria della GoPro, elemento chiave dell'alibi di Visintin che ha sempre dichiarato che al momento della scomparsa della moglie si trovava fuori per provare la nuova telecamera a bordo della sua bici, sarebbe stata formattata alla riapertura delle indagini sulla morte della 63enne, nel giugno 2023.
"Sono passati quasi quattro anni e in questo tempo sai quanti filmati ho fatto? – ha spiegato Visintin quando gli è stato chiesto cosa potrebbero trovare gli investigatori sulla GoPro – L'ho portata sempre con me".
L'uomo è l'unico indagato per l'omicidio della compagna, l'iscrizione formale nel registro degli indagati è avvenuta lo scorso aprile. "Il fatto di essere indagato non mi crea nessun problema perché voglio capire, vedere con quali elementi queste cose sono state fatti nei miei confronti. Io a Liliana non ho fatto niente, l'amavo, l'ho sempre amata", ha spiegato.
"In 32 anni abbiamo avuto anche noi i nostri alti e bassi, ma abbiamo sempre fatto la nostra vita, i nostri viaggi". Visintin ha negato di aver litigato con la moglie la sera prima della scomparsa o di averle fatto del male, lui si dichiara da sempre innocente.
"Il fatto di essere accusato di averle fatto male non esiste. Sul momento è stato drammatico, vedermi su tutti i giornali come l'assassino di mia moglie. Ma passato il tempo ho detto: ‘Ma di cosa mi devo preoccupare?'. Io sono a disposizione, tutto è stato vagliato. – ha aggiunto – La Polizia ha fatto delle verifiche, se hanno qualcosa contro di me, me lo dicano".
Visintin continua a dire di non avere idea del modo in cui sia morta la moglie. "Abbiamo consulenze medico-legali che sono l'una opposta all'altra, cosa devo pensare? Non so cosa sia successo, mi dovranno spiegare com'è morta Liliana, dove, quando e chi è stato", ha osservato.
Ricorda anche che la donna "aveva lasciato a casa i telefoni, i documenti, la fede. La Questura mi diceva di non farmi illusioni, mi dicevano che si trattava di un suicidio. Io mi sono chiesto cosa non avevo capito di Liliana. Fino al giorno prima eravamo stati in giro in bicicletta, avevamo programmato per febbraio di andare in Brasile da nostri amici".
Il marito di Resinovich ha detto che il periodo successivo alla scomparsa è stato "durissimo": "Ho continuato a fare le mie cose ma quando tornavo a casa ero lì che mi guardavo attorno ed era un dolore continuo".
Durante l'intervista l'uomo ha parlato anche di Claudio Sterpin, l'"amico speciale" della donna. Lui ha sempre detto di aver aver avuto una relazione con la 63enne, che lei volesse lasciare il marito per fuggire con lui e andare a vivere insieme.
"Bisogna parlare di Claudio Sterpin guardando l'insieme delle cose. – ha detto Visingin – Un uomo non trova più la moglie e salta fuori un signore che dice: ‘Sono l'amante di Liliana, doveva lasciare il marito e venire a vivere con me'. Liliana non c'è e non ci sarà più e questa è una mancanza di rispetto perché lei non può difendersi. Quelle cose le sa solo lui".
E aggiunge: "Prima di andare in Questura Sterpin ha cancellato dei messaggi che ho trovato sul cellulare di Liliana. Messaggi che lasciavano intendere che lei gli avesse detto qualcosa, forse un ‘no'. Lui dice: ‘Qualunque cosa sia, ne parliamo dopo'. Bisogna chiedere perché lui ha cancellato questi messaggi".
Alla fine Visintin ha ricordato la vita insieme alla moglie: "Auguro a tutti di avere nella vita quello che abbiamo avuto noi, i nostri 32 anni insieme non li cancella nessuno. Mi manca averla vicino, la nostra vita era fatta di cose semplici".