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La morte di Manuela Murgia

Omicidio Manuela Murgia, oggi il test con il Dna dell’indagato. Il legale: “Chiariremo la sua estraneità”

Marco Fausto Piras, l’avvocato di Enrico Astero, ha anticipato a Fanpage.it che oggi, venerdì 17 ottobre, è previsto il confronto del Dna del 54enne con quello isolato sui vestiti di Manuela Murgia, la 16enne trovata morta a Cagliari nel 1995. L’uomo è indagato per omicidio, il legale precisa: “Spera che venga chiarita presto la sua estraneità alla vicenda”.
A cura di Eleonora Panseri
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Manuela Murgia
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"Il mio assistito spera che venga chiarita presto la sua estraneità alla vicenda. Oggi il Ris di Cagliari farà il confronto tra il Dna prelevato ad Astero e l'unico campione che può essere oggetto di esame. Al momento noi siamo sereni".

A parlare a Fanpage.it è l'avvocato Marco Fausto Piras, il legale che difende Enrico Astero, il 54enne indagato per omicidio volontario nel caso della morte di Manuela Murgia. Il corpo della ragazza fu trovato il 5 febbraio 1995 nel canyon di Tuvixeddu, a Cagliari.

Come anticipato dal legale e come confermato anche dall'avvocata Giulia Lai, che difende la famiglia della vittima, oggi, venerdì 17 ottobre, è previsto il confronto del Dna del 54enne con quello isolato un mese fa sugli indumenti e su alcuni oggetti appartenuti alla 16enne.

In tutto sono stati prelevati circa 80 campioni e in una parte di essi è stato isolato materiale genetico attribuibile a un uomo. Ma, ci spiega Piras, un solo campione potrà essere comparato con il Dna prelevato all'indagato.

"Noi abbiamo subito aderito spontaneamente al prelievo del Dna e il giudice ha disposto che prima venissero fatte tutte le analisi su ciò che poteva essere analizzato, poi che i risultati fossero confrontati con il Dna di Astero", ha precisato il legale.

Il caso della morte della ragazza è stato riaperto e nuovamente archiviato. Ma, nei primi mesi del 2025, la magistratura ha deciso di riprendere a indagare. I legali della famiglia Murgia hanno presentato, tramite gli avvocati, una nuova relazione medico legale, firmata dal professor Roberto Demontis.

Dalla consulenza erano emersi alcuni elementi, come il sangue nelle mutande di Manuela (che non era stato analizzato), lesioni incompatibili con una caduta nel canyon e altre, trovate nella zona genitale, che sembrano suggerire un probabile tentativo di rapporto sessuale non consenziente, una violenza.

Astero, oggi 54enne, aveva avuto una relazione con la ragazza. Come ci spiega Piras, "lui e Manuela erano fidanzati, si erano frequentati per un periodo. Tuttavia, la differenza anagrafica, lui era più grande di lei di 8 anni, li aveva portati a lasciarsi circa una ventina di giorni prima del ritrovamento del corpo della ragazza".

Astero, ripete il suo legale, ha sempre ribadito la sua estraneità ai fatti.

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