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L'omicidio di Chiara Ugolini a Verona

Omicidio Chiara Ugolini, il vicino di casa fermato: “Mi ha sorpreso nell’appartamento e l’ho spinta”

Avrebbe confessato il vicino di casa di Chiara Ugolini, la 27enne trovata morta nel suo appartamento a Bardolino (Verona). L’uomo, 38 anni, è stato fermato mentre era alla guida della sua moto lungo la A1 nei pressi del casello di Imprumeta. Avrebbe detto di essere entrato in casa dal terrazzino e scoperto dalla giovane l’ha spinta, nel corso di una colluttazione, facendola cadere.
A cura di Susanna Picone
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“Mi ha scoperto sul terrazzino e l’ho spinta”: avrebbe detto questo ai carabinieri l’uomo fermato dopo l’omicidio di Chiara Ugolini, la 27enne trovata morta nel suo appartamento a Bardolino (Verona) ieri pomeriggio. Si tratta di Emanuele Impellizzeri, 38enne originario di Catania vicino di casa della vittima che è stato fermato mentre era alla guida della sua moto lungo la A1 nei pressi del casello di Imprumeta (Firenze) dagli agenti della Polstrada e portato in caserma. Il 38enne, che prima di scappare aveva prelevato 200 euro, alla fine avrebbe detto di essere entrato in casa dal terrazzino e scoperto dalla vittima l'ha spinta, nel corso di una colluttazione, facendola cadere a terra. Chiara Ugolini avrebbe battuto violentemente la testa, rimanendo così esanime, poi l’uomo avrebbe preso la sua moto e sarebbe fuggito. Il movente comunque non è noto: ai carabinieri il 38enne non avrebbe detto perché era entrato furtivamente nell’appartamento della donna. È proprio sul movente che stanno indagando i carabinieri di Verona secondo quanto spiegato dallo stesso comandante Provinciale Pietro Carrozza e dal comandante nel nucleo operativo Stefano Mazzanti nel corso di una conferenza stampa. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato.

Chiara Ugolini è stata aggredita e uccisa nel pomeriggio di ieri nella casa che condivideva col compagno in via Verona 42 a Calmasino, vicino a Bardolino. È stato proprio il compagno a trovare la ragazza priva di vita in casa. Si era preoccupato perché non si era presentata al lavoro per il turno pomeridiano e non rispondeva alle telefonate. Il corpo della ragazza presentava una ferita alla testa, ma sarà l’esame autoptico – disposto dal magistrati – a stabilire le cause del decesso. "L'uomo era alla guida di una moto ed è stato individuato dagli agenti della Polstrada che lo hanno fermato. Durante la notte nel corso dell'attività investigativa sono emersi elementi oggettivi sul coinvolgimento dell'uomo nel delitto, pertanto d'intesa con l’autorità competente si è proceduto al suo arresto ed è stato portato nel carcere di Sollicciano", ha detto il comandante della Polizia Stradale di Firenze. A quanto emerso, il 38enne fermato era affidato in prova ai servizi sociali, con obbligo di restare in casa nelle ore serali, ed era uscito dal carcere lo scorso giugno. I reati di cui in passato era stato colpevole sono una rapina di oltre 10 anni fa e altri reati minori.

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