video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Omicidio Chiara Poggi, il Dna “ignoto 3” sarà comparato con almeno 30 persone: cosa succede adesso

Tra le persone al centro delle comparazioni con la traccia genetica trovata nel cavo orale di Chiara Poggi, ci dovrebbe essere anche chi si occupò di riesumare il corpo della vittima di Garlasco per prenderne le impronte dattiloscopiche.
A cura di Susanna Picone
308 CONDIVISIONI
Chiara Poggi
Chiara Poggi
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dopo che i test hanno confermato la presenza di un dna maschile ignoto nel cavo orale di Chiara Poggi gli inquirenti proveranno a dare delle risposte su queste tracce per tentare di capire se davvero si potrà arrivare a una nuova verità sul delitto di Garlasco. Per il momento, come abbiamo più volte spiegato, è presto per parlare di una possibile svolta.

Il profilo maschile senza identità individuato dalle analisi sulle striscioline di una garza di stoffa che era stata usata per prelevare materiale dalla bocca della vittima, non può ancora dire che 18 anni fa Chiara è stata uccisa da qualcuno di diverso da Alberto Stasi – l’unico condannato – e forse da più persone. Ma andrà capito se effettivamente sarà possibile dire se c’era un’altra persona sulla scena del delitto. Come procederà chi indaga?

A quanto si apprende, la comparazione, compresi i profili già prelevati, riguarderà almeno 30 persone. Tra queste ci dovrebbe essere anche chi si occupò di riesumare il corpo di Chiara Poggi per prendere le impronte dattiloscopiche e in generale i prelievi per la comparazione dovrebbero essere fatti a tutti quelli che sono entrati in contatto col cadavere. È forte infatti il sospetto che possa essersi di fronte a una contaminazione. All'indomani degli esiti delle repliche degli esami il passo successivo è infatti quello di verificare se si tratta o meno di un "inquinamento".

Un passo che, almeno in teoria, esula dal quesito relativo agli accertamenti irripetibili disposti dal gip Garlaschelli, e che dovrebbero essere di competenza della Procura che mesi scorsi ha indagato per il delitto Andrea Sempio, vecchio amico del fratello di Chiara. Oltre a quelli già effettuati, dunque, dovrebbero essere fatti prelievi ai fini delle comparazioni con quel Dna di un terzo ignoto e si partirà appunto da coloro che sono intervenuti sulla scena del crimine. Ricordiamo che le comparazioni effettuate finora, anche con i profili di Sempio e di Stasi, hanno dato esito negativo.

308 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views