Oggi Loris Stival avrebbe compiuto 10 anni. La commovente lettera del papà al bimbo ucciso

Oggi, 18 giugno 2016, Lorys Stival (o come tutti lo chiamavano, Loris Stival) avrebbe compiuto 10 anni. La sua vita invece si è fermata il 29 novembre 2014 quando è morto in circostanze agghiaccianti, trovato senza vita in un canalone a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, Sicilia. Veronica Panarello, 25 anni, madre del piccolo, è oggi accusata di avere ucciso con premeditazione e crudeltà il figlio. Lunedì alle 9.30 udienza al Tribunale di Ragusa davanti al Gup Andrea Reale, allo scopo di ascoltare i periti Eugenio Aguglia ordinario di Psichiatria all'Università di Catania e Roberto Catanesi, ordinario di Psicopatologia forense all'Università di Bari chiamati a stabilire la capacità di intendere e volere di Veronica e la sua capacità di prendere parte consapevole al processo, rito abbreviato subordinato alla perizia psichiatrica. Veronica Panarello "non soffre di patologie" e secondo gli specialisti è in ‘grado di rivisitare criticamente gli avvenimenti prima durante e dopo l'evento omicidiario" e senza "tendenze alla falsificazione psicotica".
Aspettando che la giustizia faccia il suo corso, oggi, però, è il giorno del rinnovato dolore. Davide Stival, padre del bambino ucciso rende nota attraverso il suo avvocato la lettera al figlio oggi avrebbe dovuto festeggiare il decimo compleanno.
"Quel maledetto 29 novembre ha lasciato nel mio cuore un profondo segno che non voglio considerare come una ferita, ma come una firma del nostro inseparabile ed indimenticabile amore, fatto di ricordi di momenti felici trascorsi insieme con il tuo adorato fratellino" scrive Davide Stival al figlio chiamandolo ‘angelo'.
"Voglio ricordarti felice, così come eri quando scartavi i regali insieme ai tuoi compagnetti ed al tuo fratellino. In questo giorno speciale il tuo papà, il tuo adorato fratellino, i tuoi compagni, tutti ti staranno vicino e tu ci guarderai da lassù. Scriveremo tutti delle lettere di auguri e le legheremo a dei palloncini che voleranno in alto fino a raggiungere il cielo, fino a raggiungere te. Un giorno mi insegnerai a volare cosicché io possa raggiungerti per giocare insieme. Rivivremo – conclude – le nostre giornate come facevamo prima e nessuno potrà più separarci".