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No Tav, perquisita la casa dello storico leader Alberto Perino

Il portavoce storico del movimento contrario alla linea ad Alta Velocità nei giorni scorsi aveva diffuso sul web dati sensibili riguardo alcune aziende e invitato gli attivisti al sabotaggio.
A cura di Biagio Chiariello
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La Digos di Torino sta perquisendo l'abitazione di Alberto Perino, storico leader No Tav, a Condove, in Val Susa. La notizia è riportata da La Stampa, che sottolinea come l’ipotesi di reato a suo carico sia istigazione a delinquere. La vicenda è quella relativa alla pubblicazione, su alcuni siti internet riconducibili al movimento No Tav e all'area antagonista, di alcuni dati sensibili riguardanti le aziende che lavorano al cantiere Tav, con l'indicazione delle targhe di alcuni mezzi pesanti in transito sull'autostrada del Frejus, "accusati" di trasportare alcune componenti della talpa che sta per entrare in funzione nel cantiere dell'Alta Velocità di Chiomonte. Perino aveva invitato gli attivisti a praticare forme di sabotaggio nei confronti delle stesse aziende. Non è la prima volta che la casa di Perino viene perquisita. Era già successo due anni fa e anche allora l'ipotesi di reato era istigazione a delinquere.

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