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Niscemi, scontri tra polizia e manifestanti “No Muos” (VIDEO)

Una cinquantina di manifestanti si sono scontrati ieri con la polizia alla base di contrada Ulmo, dove si sta costruendo il sistema satellitare della Marina militare statunitense. I manifestanti cercavano di bloccare l’uscita di operai e militari statunitensi dal sito.
A cura di Antonio Palma
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Scontri a Niscemi in provincia di Caltanisetta ieri tra polizia e manifestanti “No Muos”. Una cinquantina  di persone del comitato contro la costruzione del Muos, il sistema satellitare della Marina militare statunitense, hanno bloccato per circa un’ora alcuni soldati americani e operai che stavano lasciando il cantiere per il cambio di guardia. La polizia è intervenuta per forzare il blocco e sono iniziati gli scontri con i manifestanti alla base di contrada Ulmo, dove si sta costruendo il sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza. I manifestanti protestano contro la realizzazione del Mous perché ritenuto  pericoloso per la salute dei cittadini residenti nella zona. Gli scontri hanno provocato una decina di feriti lievi tra manifestanti e agenti, uno dei poliziotti è stato anche morso da uno degli attivisti, mentre due feriti sono stati ricoverati all'ospedale Suor Cecilia Basarocco per distorsioni con ematomi ed escoriazioni. Il pacifista Turi Vaccaro, l’uomo che già si era  arrampicato sui tralicci della base Nrtf, si è  gettato sotto un furgone della polizia per poi essere allontanato dagli agenti. Due dei manifestanti inoltre sono stati fermati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto riferiscono le forze dell’ordine gli scontri sono opera di frange estremiste del movimento, nella zona infatti sono stati ritrovati alcune catene e molti chiodi a tre punte, preparati per forare le gomme degli automezzi. Il “Comitato mamme no Muos " si è “dissociato dalla protesta inscenata da gruppi di anarchici ed estremisti", la presidente Concetta Gualato ha aggiunto: “Nostra intenzione era quella di condurre una protesta pacifica ma in pochi minuti, si sono infiltrate persone provenienti da altre città” dicendosi contro ogni tipo di violenza. La regione siciliana ha già revocato l'autorizzazione alla realizzazione della base concessa dalla giunta Lombardo mentre si attendono i risultati di uno studio dell'Istituto superiore di Sanità su eventuali rischi per la salute dell'installazione che dovrebbero arrivare verso la fine di maggio.

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