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Neonato operato durante parto attaccato alla placenta della mamma, l’intervento salvavita a Torino

Per i medici è stata una vera e propria corsa contro il tempo dopo che la grave malformazione del feto era stata diagnosticata in epoca prenatale.
A cura di Antonio Palma
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Un neonato è stato intubato e operato durante il parto mentre era ancora attaccato alla placenta della mamma per liberarlo da un raro tumore al cuore. L’intervento salvavita a Torino per poter permettere al piccolo di respirare. Il neonato infatti era affetto da un raro tumore cardiaco fetale, che non gli avrebbe permesso di respirare appena fosse uscito dal grembo materno. Per portare a termine l’intervento, gli specialisti dell'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino hanno utilizzato una tecnica operatoria speciale cosiddetta “Exit”, che è perfettamente riuscita permettendo al piccolo non solo di sopravvivere ma anche di avere una vita praticamente normale.

Un vero e proprio “miracolo di Natale”, lo hanno definito gli specialisti dell’ospedale torinese, ricordando che è stato reso possibile dal gioco di squadra dell'équipe intervenuta, "che fa della Città della Salute uno dei pochi centri in grado di trattare in modo adeguato anche i pazienti che escono dai percorsi di cura ordinari". Per i medici è stata una vera e propria corsa contro il tempo dopo che la grave malformazione del feto era stata diagnosticata in epoca prenatale nel centro di ecografia dell'ospedale Sant’Anna di Torino. Visto che la massa tumorale occupava quasi tutto il torace e quindi alla nascita avrebbe impedito ai polmoni di espandersi e al neonato di respirare, l'unica possibilità di salvarlo era quella di asportare il tumore subito. In una lotta contro il tempo, nelle due settimane precedenti la nascita la mamma è stata ricoverata e sottoposta a innovative terapie per correggere lo scompenso fetale e si è arrivati a 33 settimane di gravidanza, i minimo per un cesareo d’emergenza.

Per l’occasione le sale operatorie dell'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino sono state riadattate alle esigenze ostetriche per permettere il parto in contemporanea all’intervento. Appena uscito fuori, il neonato, dal peso di 1,9 chili, è stato trasferito nella sala attigua e sottoposto al delicato “intervento cardiochirurgico per l'asportazione totale in sternotomia mediana del teratoma pericardico di 7.5 cm” spiegano dall’Ospedale del capoluogo piemontese. Un intervento perfettamente riuscito tanto che il piccolo è già stato dimesso dalla terapia intensiva cardiochirurgica ed ora si sta alimentando anche con il latte della mamma.

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