Neonato morì in ospedale: cosa ha deciso la Corte d’Appello di Lecce 19 anni dopo i fatti

Diciannove anni dopo il decesso di un bambino morto in ospedale poco dopo il parto i suoi genitori otterranno un risarcimento da parte dell’Asl. È quanto ha deciso la Corte d’Appello di Lecce che, ribaltando il giudizio di primo grado, ha condannato l’Asl a pagare una somma di 366.000 euro alla famiglia del piccolo. La famiglia del neonato nel ricorso era assistita dai legali dell'associazione di consumatori Adusbef, che ha reso nota la sentenza. Diciannove anni fa il piccolo morì probabilmente dopo aver sbattuto la testa a terra in ospedale. Per quella morte il processo a due medici è stato chiuso per la prescrizione del reato.
Il neonato era caduto dalle mani dei medici – Secondo quanto ricostruisce l’Adusbef, le consulenze effettuate nei processi penale e civile, “avevano individuato come causa del decesso vaste lesioni di natura post traumatica alla testa del neonato che evidentemente era caduto dalle mani dei sanitari”. “Tant'è che dall'autopsia – ha spiegato ancora l'associazione di consumatori – era emersa la presenza di uno strano punto di sutura alla testa, omesso nelle cartelle cliniche. Il Tribunale di Lecce aveva rigettato la domanda dei due genitori perché non si era raggiunta la prova del soggetto responsabile dell'occorso, pur essendo pacifico che il neonato era nato e deceduto in ospedale”. “Se il neonato fosse stato vivo – ha commentato quindi l'associazione Adusbef – oggi avrebbe letto la sentenza da maggiorenne: sono passati 19 anni dal triste evento”.