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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati sepolti in giardino a Parma, i genitori di Chiara dopo udienza: “Molte domande, parleremo più avanti”

I genitori della 22enne Chiara P., accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due figli neonati nel giardino di casa a Parma, hanno lasciato l’aula di tribunale ieri con poca voglia di parlare. Nel corso dell’udienza, la Corte ha acconsentito alla perizia psichiatrica sulla studentessa. “Ci sono tante domande, ma ci sarà tempo per parlare”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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immagine di repertorio
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"Ci sono tante domande in questa storia, però cercate di capire la nostra situazione. Ci sarà un momento per commentare, ma più avanti". A parlare dopo l'udienza di ieri, lunedì 30 giugno, sono i genitori di Chiara, la 22enne accusata di aver ucciso i due figli appena nati e di aver occultato i loro corpicini nel giardino di casa a Traversetolo. In aula la Corte ha dato il suo ok alla perizia psichiatrica sulla giovane.

Con loro, anche i genitori dell'ex fidanzato hanno mostrato poca voglia di parlare. Il figlio si è costituito parte civile nel processo. L'udienza di ieri è terminata intorno alle 11.30 con il via libera della Corte alla perizia psichiatrica chiesta dall'avvocato della 22enne, Nicola Tria. L'incarico per l'accertamento sarà conferito il 15 settembre, data a cui il processo è stato aggiornato. I periti dovranno esprimersi sulla capacità di intendere e di volere della studentessa all'epoca dei fatti.

La pm non si è opposta alla perizia, ma ha sottolineato che "nulla nella storia di Chiara insinua il dubbio di una patologia psichiatrica". Secondo l'avvocato della studentessa di Traversetolo, però, la perizia è necessaria anche per "capire chi è la 22enne". "Cercare una soluzione con le armi della razionalità non porta ad alcuna risposta in questa vicenda" ha infatti ricordato, sostenendo la necessità di un accertamento psichiatrico.

Anche l'avvocata Monica Moschioni, che assiste l'ex fidanzato dell'imputata, ha sottolineato che il giovane vuole capire chi è la ragazza che ha frequentato per due anni. "Ma soprattutto vuole sapere perché ha fatto quel che ha fatto – ha sottolineato -. È la sua necessità".

Secondo la legale, la notizia di essere il papà dei due neonati sepolti nel giardino di casa di lei lo sconvolse. "Inimmaginabile una gravidanza. Difese subito la fidanzata, disse che non era possibile. Se voleva tenerli? Mi ha detto di sì, che si sarebbe organizzato, avrebbe voluto partecipare" ha sottolineato l'avvocata Moschioni.

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