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Neonata rapita in ospedale e ritrovata a Cosenza

Neonata rapita alla clinica di Cosenza, al via il processo per Rosa Vespa: cosa succederà e cosa rischia

Rosa Vespa, la cinquantunenne che il 21 gennaio rapì una neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza, andrà a processo davanti al gip il 29 settembre: in udienza di deciderà se accogliere la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia.
A cura di Giorgia Venturini
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Il 29 settembre inizierà il processo davanti al giudice per le indagini preliminari per Rosa Vespa, la cinquantunenne che il 21 gennaio rapì una neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. La piccola poche ore dopo è stata trovata a casa dell'attuale imputata e restituita alla madre. Tra quattro giorni il gip deciderà se accogliere la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia. Rischia una pena da tre a quindici anni. 

La famiglia della neonata, rappresentata dall'avvocata Chiara Penna, si costituirà parte civile. La legale a Fanpage.it fa sapere: "Se verrà accolta la consulenza di perizia noi nomineremo i nostri consulenti o meglio confermeremo le nomine che abbiamo già individuato". Intanto già nelle settimane scorse Rosa Vespa era stata sottoposta alla perizia psichiatrica disposta dalla Procura: il consulente nominato dal pubblico ministero Antonio Bruno Tridico ha incontrato più volte la donna. Resta da capire infatti se al momento del rapimento Rosa Vespa fosse capace di intendere e di volere.

I fatti risalgono allo scorso 21 gennaio quando Rosa Vespa è entrata nella clinica di Cosenza e fingendosi una infermiera ha rapito una neonata. Più volte i giorni precedenti sarebbe entrata e uscita dalla struttura sanitaria. Alla famiglia – compreso al marito – aveva raccontato di essere incinta, ma non era vero. Si faceva accompagnare in clinica anche le settimane precedenti al rapimento fingendo appuntamenti con il ginecologo. Infine il 20 gennaio aveva detto che era arrivato il giorno del parto: si era fatta accompagnare alla clinica e con una scusa aveva detto al marito che preferiva entrare da sola. Quella notte invece aveva dormito in un hotel.

La mattina successiva aveva rapito la piccola, si era fatta venire a prendere dal marito ed erano tornati a casa dove la famiglia aveva organizzato una festa di benvenuto per la bambina. Intanto nella clinica la madre aveva lanciato l'allarme: subito la polizia si era attivata per cercare la neonata che era stata poi trovata poche ore dopo. Inizialmente anche il marito di Rosa Vespa era stato arrestato: si è sempre dichiarato innocente ed è stato scarcerato dal gip. La sua posizione è stata stralciata e potrebbe essere archiviata. Dalle indagini sembrerebbe che Rosa Vespa abbia fatto tutto da sola. Ora per lei inizia il processo. Intanto dopo i primi sei mesi di carcere è stata sottoposta ai domiciliari.

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