Napoli: Travolse e uccise i rapinatori in auto, per i pm è omicidio volontario

Nel mese di agosto a Napoli inseguì e in un curva travolse uccidendoli sul colpo due giovanissimi rapinatori su uno scooter che poco prima gli avevano derubato il suo smartphone, ora i pm della procura partenopea chiedono la sua incriminazione per omicidio volontario. Il caso del giovane a bordo di una smart che in pieno centro a Napoli in una notte dell'agosto scorso inseguì i ladri era risalito agli onori della cronaca quando fu diffuso un video registrato da alcune telecamere di sicurezza nella'area dell'incidente e scatenò numerose polemiche tra chi riteneva giusto o comunque lecito avventurarsi in un inseguimento per le strade e chi al contrario lo riteneva molto pericoloso. Il giudice per le indagini preliminari decise di incriminare la vittima della rapina per il reato di omicidio preterintenzionale, dando ragione all'uomo che ha sempre sostenuto di avere perso il controllo della vettura a causa dello shock per la rapina e dell'asfalto bagnato.
La Procura di Napoli però non è d'accordo e ha deciso di presentare ricorso al tribunale del riesame contro la decisine del Gip. Secondo il procuratore aggiunto Giovanni Melillo e il sostituto Vincenzo Ranieri, infatti, l'uomo che era alla guida di una Smart e poco prima era stato rapinato inseguì e speronò volutamente i due rapinatori uccidendoli, quindi, gli va contestato l'omicidio volontario. L'udienza sul ricorso davanti al Tribunale del Riesame è stata fissata per il prossimo 24 ottobre.