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Napoli, sequestrate 3.200 tonnellate di pane “illegale”

Una cinquantina le persone denunciate per inosservanza alle discipline inerenti all’igiene e alla produzione e commercializzazione dei prodotti.
A cura di D. F.
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Sequestrate a Napoli 3.200 tonnellate di pane illegale al termine di un'operazione dei Carabinieri che hanno scoperto che numerosi forni del capoluogo campano e della provincia utilizzavano anche legna con i chiodi e altra verniciata. I controlli delle forze dell'ordine hanno interessato tutta la filiera: dalla produzione alla commercializzazione. Nel mirino dei carabinieri sono finiti i venditori abusivi che, soprattutto la domenica, commerciano lungo le strade, i negozi di alimentari e anche i supermercati. Una cinquantina le persone denunciate per inosservanza alle discipline inerenti all'igiene e alla produzione e commercializzazione dei prodotti.

Numerose anche le sanzioni amministrative, che in totale finora ammontano a circa 40mila euro. I forni posti sotto sequestro si trovano a Frattamaggiore, Arzano, Pomigliano d'Arco, Sant'Anastasia, Acerra, Brusciano, Castello di Cisterna, Giugliano in Campania, Villaricca, Sant'Antimo, Somma Vesuviana e Torre Annunziata: sono totalmente abusivi e in condizioni igieniche pessime. Nel quartiere Sanità di Napoli è stato scovato un deposito abusivo dove il pane veniva conservato senza rispettare le norme igienico sanitarie: successivamente veniva imbustato e distribuito a ignari clienti, tra cui figurano anche alcuni ristoratori della zona.

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