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Musicista operato di tumore al cervello mentre suona il clarinetto, l’intervento a Ferrara

Per la prima volta in Italia si è deciso di intervenire asportando la neoplasia mentre il paziente, un musicista professionista, è rimasto sveglio e ha suonato il clarinetto.
A cura di Susanna Picone
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All'ospedale S.Anna di Ferrara lo scorso settembre – ma la notizia è stata resa nota solo adesso – è stato effettuato un intervento per tumore cerebrale con il paziente che è stato operato da sveglio mentre suonava il clarinetto, in condizione vigile e collaborativa. È il primo intervento concepito in questo modo in Italia. Il reparto coinvolto è la Neurochirurgia diretta da Michele Alessandro Cavallo, già punto di riferimento nazionale per interventi in awake surgery. In caso di tumori cerebrali l'obiettivo neurochirurgico è duplice, ovvero asportare quanta più massa possibile e minimizzare i potenziali danni alle funzioni cerebrali. Esistono strumenti per monitorare le funzioni motorie, ma non le sensitive, e l'intervento avrebbe potuto essere eseguito in awake surgery con monitoraggio intraoperatorio della funzione motoria grazie alla registrazione dei “segnali elettrici” da parte dei neurofisiologi. In questo caso, dato che il paziente è un musicista professionista (che suona appunto il clarinetto), i medici hanno tentato di presidiare, con esiti positivi, anche il sensitivo. L'intervento è durato quattro ore, metà delle quali con paziente sveglio.

La decisione di operare il paziente da sveglio – La scorsa estate il paziente aveva avuto un'improvvisa crisi epilettica causata da un tumore localizzato nell'area cerebrale sensitiva di destra, la stessa da cui deriva la percezione della sensibilità a mano e braccio di sinistra. Si è deciso quindi di intervenire asportando la neoplasia mentre il paziente – la cui disponibilità è stata fondamentale – suonava il clarinetto. Stimolando specifiche zone cerebrali sono stati evocati disturbi sensitivi complessi. Il paziente ha potuto riferire di non riuscire a gestire bene le dita della mano sinistra per un'alterazione transitoria della sensibilità – fatto riscontrabile con errori nell'esecuzione dei brani – e ciò ha consentito ai medici di procedere con “mappa e confini” evitando anche il minimo rischio di danni. La risonanza magnetica post-operatoria ha mostrato l'ottimale asportazione della neoplasia e il musicista, dimesso dopo pochi giorni, ha di recente inviato ai medici un video da cui si evince che esegue alla perfezione alcuni brani.

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