video suggerito
video suggerito

Mps: l’ad Viola e l’ex presidente Profumo indagati per falso in bilancio

L’inchiesta nata a Siena è stata inviata a Milano competente per il reato di manipolazione del mercato. La Banca assicura che si tratta solo di un atto dovuto a seguito di denunce di azionisti.
A cura di Antonio Palma
34 CONDIVISIONI
Immagine

Nuova tegola sui vertici del Monte Paschi di Siena. L'amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, e l'ex presidente della banca senese, Alessandro Profumo infatti sono finiti nel registro degli indagati dalla Procura di Milano che ipotizza i reati di falso in bilancio e manipolazione del mercato. L'indagine della Procura meneghina si riferisce alla presunta rappresentazione contabile non corretta dei derivati Alexandria e Santorini nei bilanci dal 2011 al 2014. Il fascicolo d'inchiesta inizialmente era stato aperto a Siena ma poi è stato inviato alla procura di Milano territorialmente competente per il reato più grave tra quelli ipotizzati, cioè la manipolazione del mercato.

Le indagini infatti erano partite nel 2015 a seguito di alcuni esposti presentati da piccoli azionisti di Mps, comitati senesi e associazioni di consumatori contro la gestione del gruppo bancario. I magistrati di Siena hanno deciso di non archiviare le indagini e di trasmettere il fascicolo a Milano che ora dovrà decidere per il rinvio a giudizio o l'archiviazione. La banca senese dal suo canto conferma l'indagine in corso ma assicura che si tratta solo di un atto dovuto a seguito delle denunce ricevute.

"L’indicazione del dottor Viola e del dottor Profumo quali soggetti indagati, trae le proprie origini da un esposto effettuato da un azionista della banca che peraltro, in sede assembleare, aveva proposto l'azione di responsabilità nei confronti dei predetti soggetti, azione poi respinta con sostanziale unanimità di voti", hanno spiegato infatti da Mps all'agenzia Reuters che per prima aveva rivelato la notizia. "A fronte della ricezione di un esposto/denuncia la magistratura è tenuta all’apertura di un fascicolo in cui sono indicati taluni soggetti sottoposti ad indagine, si tratta di un atto dovuto cui la procura della repubblica non può esimersi. Peraltro, sui medesimi fatti la procura della repubblica di Milano ha già avuto modo di sottolineare la proattività del nuovo management della Banca nel contribuire a far luce sulle responsabilità di coloro che hanno effettivamente dato vita a tali operazioni" concludono dal Monte Paschi

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views