Migranti, morti 4 bambini nel Mar Egeo, 50 afgani salvati da mare forza 7 in Calabria
Ancora un naufragio nel Mar Mediterraneo e ancora una volta il bilancio è drammatico. La guardia costiera greca ha reso noto stamattina che quattro bambini hanno perso la vita a seguito dell'affondamento del barcone su cui stavano viaggiando. I soccorritori, contestualmente, sono riusciti a trarre in salvo altre 22 persone mentre sono in corso le ricerche di diversi altri presunti dispersi. Il naufragio è avvenuto nei pressi dell'isola di Chios, in condizioni meteorologiche difficili. "Tragicamente, nonostante i migliori sforzi della guardia costiera ellenica, quattro bambini – tutti di età compresa tra tre e 14 anni – sono morti, 1 persona è ancora dispersa mentre altre 22 sono state salvate e vengono curate", ha scritto il ministro delle Migrazioni greco, Notis Mitarachi, in un tweet. La guardia costiera ellenica ha spiegato che tra i 22 migranti soccorsi ci sono 14 uomini, 7 donne e un altro bimbo. Il barcone era salpato dalla Turchia in mezzo a forti venti e a nessuno dei migranti sarebbe stato consegnato un giubbotto di salvataggio dai trafficanti. "Le autorità turche devono fare di più per prevenire lo sfruttamento alla fonte da parte di bande criminali. Questi viaggi non dovrebbero mai essere consentiti", ha aggiunto Mitarachi. Secondo l’Alto Commissariato per i Rifugiati, quest’anno più di 2.500 persone hanno attraversato il Mar Egeo dalla Turchia, contro le 9.700 del 2020, anno per il quale l’Unhcr ha riscontrato più di 100 morti o dispersi.
Cinquanta migranti soccorsi al largo della Calabria
In un'altra operazione di soccorso, questa volta a largo delle coste calabresi, sono state stamattina tratte in salvo 50 migranti, in prevalenza di origine afghana, che erano a bordo di una barca a vela in balia di un mare forza 7. Le motovedette della Guardia costiera hanno raggiunto l'imbarcazione a poche miglia da Roccella Ionica e hanno soccorso i profughi sbarcandoli al porto di Reggio Calabria.
