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“Mettiteli in casa i migranti”. Lo fa, ma viene aggredita e coperta di sputi da 50 persone

E’ accaduto in provincia di Parma: una donna voleva concedere la sua casa a una cooperativa sociale che si occupa dell’accoglienza dei migranti. Molti suoi concittadini dopo averlo saputo l’hanno fermata in strada, insultata, minacciata e coperta di sputi.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna della provincia di Parma è stata minacciata, insultata e persino presa a spunti mentre passeggiava lungo una strada per aver deciso di affittare una casa di sua proprietà a una cooperativa che si occupa dell'accoglienza dei richiedenti asilo politico. In seguito alla denuncia presentata ai carabinieri la magistratura ha aperto un'inchiesta e l’episodio ha dato luogo anche a una interrogazione parlamentare presentata da due deputati del Pd.

I fatti risalgono a due sere fa. Una donna di 59 anni di San Michele Tiorre, piccolo comune in provincia di Parma, dopo aver ottenuto le informazioni necessarie dalla Prefettura aveva deciso di concedere una casa a un gruppo di richiedenti asilo, venti per la precisione, affidati a una cooperativa sociale. Stando a quanto riferito ai carabinieri martedì sera la 59enne è stata affrontata da una cinquantina di persone "molti residenti nel paese" che – dopo averla bloccata in mezzo a una strada – l'hanno insultata, minacciata e persino coperta di sputi. "Quanto è avvenuto è grave ed inaccettabile – hanno dichiarato Giorgio Pagliari, Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri, deputati del PD parmense -. Alla signora e a tutta la comunità, scossa da quanto avvenuto, va la nostra vicinanza e solidarietà". Come se non bastasse il gravissimo episodio sabato sera a San Michele Tiorre è stata organizzata una manifestazione di protesta dalla Lega Nord.

Purtroppo quello della provincia di Parma non è l'unico episodio del genere con intimidazioni a chi offre accoglienza ai migranti. Alcune settimane fa in provincia di Piacenza un casolare che si apprestava ad accogliere dei richiedenti asilo si è visto l’ingresso sbarrato da una montagna di balle di fieno. In Veneto, invece, qualche mese fa due strutture pronte ad ospitare rifugiati hanno subito gravi danni.

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