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Metà delle case degli italiani non è sicura: il 55% è a rischio idrogeologico

Il 55% delle case degli italiani è a rischio idrogeologico secondo quanto evidenziato da una ricerca del Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La casa del delitto.
Foto di archivio

Almeno il 55% delle case degli italiani è a rischio idrogeologico. Questo è il dettaglio che emerge da uno studio eseguito dal Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. A mettere particolarmente in pericolo l'integrità delle strutture, il cambiamento climatico, che già taglierà il Pil italiano pro-capite dello 0,89% nel 2030.

Dal 2011 al 2021, le calamità naturali hanno causato almeno 51,8 miliardi di dollari di danni alle abitazioni private. Il tutto è purtroppo destinato a peggiorare con gli anni a causa della grave crisi innescata dall'inquinamento.

Le ondate di caldo, le inondazioni e le colate di fango che si stanno verificando sempre più di frequente in diverse regioni d'Italia sono l'insidia principale per l'integrità di case e strade. A rendere ulteriormente complicata la situazione, anche la mancanza di interventi di ristrutturazione e di controlli periodici sullo stato di salute delle strutture.

La maggior parte delle palazzine in Italia è stata sottoposta per l'ultima volta a un intervento di ammodernamento nel 1960. Le stime aumentano sensibilmente nel Sud del Paese.

Di questo 55% registrato dal Cnr, almeno il 19% sarebbe ad alto rischio. Il 36% è a rischio medio-alto, il 33% a medio basso e solo il 12% a rischio basso. Il rapporto sottolinea inoltre che vi sono zone del Paese maggiormente esposte a forti piogge e allagamenti: qui il pericolo che le abitazioni possano essere danneggiate o crollare a causa del maltempo è ancora più concreto.

Particolarmente esposte sono infatti la Liguria nord-occidentale, la Pianura Padana, il Piemonte, la Toscana, l'Emilia Romagna e il Veneto. Il rischio alluvione riguarda anche Sicilia e Sardegna.

Le coperture assicurative per gli eventi catastrofici, inoltre, sono scarsamente diffuse: secondo quanto evidenziato, l'88,7% delle polizze non presenta alcuna estensione assicurativa in caso di danni causati da fenomeni naturali.

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